Negli Stati Uniti arriva il via libera al Paxlovid, la pillola anti Covid della casa farmaceutica Pfizer. La Food and Drug Administrarion, l’Agenzia del farmaco statunitense, ha infatti concesso l’autorizzazione all’uso in emergenza del farmaco per il trattamento dell’infezione di entità da lieve a moderata nei pazienti a rischio di progressione verso una forma grave della malattia, compresi ricovero ospedaliero e decesso.
Il farmaco è indicato per chi ha dai 12 anni in su e un peso corporeo di almeno 40 chili. Il Paxlovid è disponibile solo su prescrizione medica e la terapia deve iniziare entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi. Per quanto riguarda il trattamento, esso prevede l’assunzione di tre compresse – due di Nirmatrelvir e una di Ritonavir – due volte al giorno per cinque giorni. Un ciclo completo di cura è dunque di trenta compresse.
Paxlovid di Pfizer, quando arriva in Italia?
Ma questo medicinale quando arriverà in Europa e, soprattutto, in Italia? Come spieghiamo qui, a fine novembre è iniziata la revisione della pillola di Pfizer da parte del Chmp dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Lo studio si sta concentrando su una duplice categoria di pazienti non ospedalizzati ma rischio di malattia grave: da un lato quelli curati con il Paxlovid; dall’altro quelli che hanno invece ricevuto un placebo.
Una volta terminata l’analisi, è probabile che anche l’Ema dia il via libera alla somministrazione di questa pillola antivirale anche in Europa. La decisione porterebbe in dote anche le linee guida per i vari enti regolatori degli Stati membri, compresa l’Aifa in Italia. Il cui dg, Nicola Magrini, ha già ipotizzato l’arrivo del farmaco in Italia dalla fine di gennaio 2022.
Cavazzoni (Fda): “Passo avanti nella pandemia”
L’ok alla pillola “introduce il primo trattamento anti Covid-19 da assumere per via orale”, afferma Patrizia Cavazzoni, direttrice del Centro per la ricerca e la valutazione dei farmaci dell’Fda. E questo, aggiunge, rappresenta “un importante passo avanti nella lotta contro questa pandemia”.
Secondo Cavazzoni, infatti, il Paxlovid “fornisce un nuovo strumento per combattere il Covid-19 in un momento cruciale della pandemia mentre emergono nuove varianti; e promette di rendere il trattamento antivirale più accessibile ai pazienti ad alto rischio di progressione verso Covid grave”. Nel frattempo, secondo l’Associated Press, potrebbe arrivare a breve anche il via libera dell’Fda per un farmaco analogo, il Molnupiravir di Merck.