No-vax, rischio morte 16 volte più alto di vaccinati con terza dose

L’efficacia del vaccino contro il Covid-19 si riduce significativamente a cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Al contrario la copertura rimane molto elevata nei soggetti vaccinati con la terza dose booster. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) relativo al periodo 22 novembre – 5 dicembre 2021.

Vaccino anti Covid, efficacia al 39% dopo 5 mesi

A cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia scende dal 74% al 39%. Resta invece alto lo scudo contro lo sviluppo di sintomi gravi. Il vaccino agisce contro i casi di malattia severa nel 93% dei casi rispetto ai non vaccinati. Mentre scende all’84% nei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi. Con la terza dose l’efficacia nel prevenire la malattia e sintomi gravi sale rispettivamente al 77% e al 93%, spiega l’Iss.

L’Istituto superiore di sanità rileva un forte aumento di casi Covid a livello nazionale. Questa settimana si registrano 162 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 140 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente. Aumenta anche l’incidenza a 14 giorni in 18 regioni su 20. I dati relativi agli ultimi 30 giorni mostrano un elevato numero di contagi nella popolazione non vaccinata.

Rischio di morte: la differenza tra vaccinati e non

Nel report dell’Iss emerge con forza la differenza tra essere o non essere vaccinati contro il Covid-19 con un rischio aumentato di morte per un no-vax:

  • 16,6 volte maggiore rispetto a quello di un vaccinato con dose booster;
  • 11,1 volte maggiore di un vaccinato da meno di 5 mesi;
  • 6,9 volte superiore a quello di un vaccinato da più di 5 mesi.

Il Covid coinvolge tutte le fasce di età, con maggiore variazione dell’incidenza a 14 giorni tra i giovani e giovanissimi fino ai 19 anni. Di questi circa il 50% dei contagi avviene nella fascia di età 6-11. I dati relativi all’ultima settimana evidenziano nella fascia di età 0-19, ben 48.503 nuovi casi di Covid. Di questi 167 ospedalizzati e 2 ricoverati in terapia intensiva. Rimane invece stabile l’età mediana dei soggetti che hanno contratto l’infezione negli ultimi 14 giorni: quindi, intorno ai 41 anni. Migliorano i dati sui contagi degli operatori sanitari, in calo da cinque settimane.

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