L’Organizzazione Mondiale della Sanità cambia prospettiva sulle mascherine e indica, nelle nuove linee guida mostrate dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, la necessità di utilizzarle in tutte le aree pubbliche. Nella conferenza stampa in cui Ghebreyesus ha fatto il punto sulla situazione dell’emergenza coronavirus a livello globale, Ghebreyesus ha confermato che i dispositivi di protezione individuali “non bastano da soli” a fermare il contagio, ma ha detto che “i dati delle ultime settimane hanno confermato l’importanza del loro utilizzo per limitare la diffusione del virus anche fuori dall’ambiente sanitario”.
Fino ad ora, l’Oms aveva parlato di un “falso senso di sicurezza” trasmesso dall’indossare una mascherina, sottolineando che fossero indispensabili, più che altro, in ambito medico. Ghebreyesus, però, ha fatto un’importante precisazione rispetto a queste affermazioni, affermando il ruolo importante dei dispositivi di protezione individuale per contenere i contagi. Da qui l’indicazione ufficiale della necessità di indossare le mascherine in tutti i luoghi pubblici.
“Le linee guida sono un aggiornamento – ha dichiarato Ghebreyesus –. Alla luce della situazione attuale, l’Oms raccomanda i governi ad incoraggiare l’uso delle mascherine dove c’è un’ampia diffusione del virus e dove è difficile mantenere la distanza fisica di sicurezza, come sui mezzi di trasporto, nei negozi o in altri ambienti chiusi e affollati”.
L’aggiornamento delle indicazioni dell’Oms riguarda anche medici e infermieri, e più in generale tutti coloro i quali si occupano di assistenza sanitaria: dovranno indossare la mascherina anche nel caso non siano a contatto con pazienti malati di Covid-19, soprattutto se i pazienti che assistono sono persone con età superiore ai 60 anni o con patologie pregresse.
Per quanto riguarda il nostro Paese, le mascherine sono obbligatorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico come negozi, mercati, mezzi pubblici. Alcune regioni, però, hanno confermato dopo il 3 giugno altre misure restrittive: in Piemonte e in Lombardia, ad esempio, è obbligatorio coprire anche all’aperto naso e bocca (anche con un tessuto, come ad esempio un foulard) fino al 14 giugno. In altre regioni, invece, l’utilizzo della mascherina all’aperto non è obbligatorio ma raccomandato, soprattutto nel caso non si possa garantire la distanza interpersonale di sicurezza. L’obbligo non vale per chi sta svolgendo attività fisica all’aperto, a patto che mantenga la distanza di almeno due metri, per le persone con disabilità e per i bambini che non hanno ancora compiuto sei anni.
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