La scienza manda in campo l’intelligenza articiciale per combattere il Coronavirus. Può sembrare la trama di un film ambientato nel futuro, ma per gli esperti si tratta di una possibilità più che concreta per combattere in modo efficace la pandemia di Covid-19. Sono già diverse le aziende farmaceutiche che stanno sfruttando le nuove tecnologie per accelerare la scoperta di farmaci capaci di contrastare una malattia che in poche settimane ha causato oltre 150mila morti, con oltre 2 milioni di contagi in tutto il mondo.
L’azienda inglese Exscientia è stata la prima a utilizzare un sistema governato da un’intelligenza artificiale. Il sistema in questione è capace di scandagliare un elenco di oltre 15mila medicinali. Negli Stati Uniti, una partnership tra Northwestern University, Harvard, Stanford e la start-up Schipher Medicine sta realizzando un progetto simile per cercare rapidamente farmaci utili nella lotta al Coronavirus. Tornando in Gran Bretagna, l’azienda Healx ha riprogrammato il suo sistema di intelligenza articificiale per trovare medicine utili contro le malattie rare. Come illustrato alla Bbc da uno dei responsabili, il dottor David Brown (famoso per aver co-creato il Viagra), il sistema funziona attraverso tre fasi. Nella prima viene effettuata una ricerca di tutte le scoperte relative alla malattia, nella seconda viene studiato il Dna e la struttura del virus, nella terza viene valutata l’adeguatezza dei vari farmaci. Il sistema consente alla ricerca di viaggiare a una velocità senza precedenti: “Faccio questo mestiere da 45 anni e sono riuscito a brevettare solo tre farmaci – ha dichiarato Brown -. Ora, invece, bastano poche settimane per raccogliere tutti i dati. Questa soluzione ci sonsente di proseguire la ricerca con una rapidità incredibile”.
La speranza è quella di avere già a disposizione una shortlist di farmaci da sperimentare nel mese di maggio, per poi procedere ai test di laboratorio. Per Healx è facile che vi siano molti medicinali da testare, perciò sarà molto importante la velocità nel valutare le possibili combinazioni. Si stima che, su una lista di 4mila farmaci da analizzare nella fase preliminare, le combinazioni possibili siano oltre 10 miliardi.
Il professor Ara Darzi, direttore dell’Istituto di Innovazione Globale della Salute, ha dichiarato a tal proposito: “Quello dell’intelligenza artificiale è uno dei sentieri migliori da percorrere per trovare una soluzione affidabile, grazie alla grande quantità di dati analizzati. Per adesso sono diverse le aziende che si stanno occupando singolarmente della questione, sarebbe importante unire tutti i risultati per creare trattamenti in grado di contrastare il Coronavirus il più presto possibile.”
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