In occasione dell’Alcohol prevention day, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di Sanità ha scattato una fotografia sugli italiani che mettono a rischio la propria salute esagerando con le quantità d’alcool. Elaborando i dati Istat, è emerso che nel 2021 sono stati 7,7 milioni gli italiani di età superiore a 11 anni a mettere la propria salute a rischio bevendo quantità d’alcool elevate. Nello specifico, il 20% degli uomini e l’8,7% delle donne. A bere fino a provocare danni alla propria salute fisica e mentale, sono stati 750mila italiani, considerati ‘consumatori dannosi’, mentre 3 milioni e mezzo di persone hanno bevuto per ubriacarsi. I dati fotografano una situazione che è sì migliorata dopo la pandemia, con diversi valori che sono ritornati al livello pre-Covid, ma che sono comunque distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I valori, infatti, restano comunque molto elevati, e i decrementi sono stati registrati maggiormente per gli uomini, ma non per le donne. I dati verranno illustrati nella giornata di mercoledì 19 aprile nel corso di un workshop internazionale presso la sede dell’Iss.
“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid-19, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime, quanto anziane. Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali”, ha affermato Emanuele Scafato, direttore dell’Ona-Iss.
Entrando nel dettaglio, sono soprattutto i giovani quelli che preoccupano. A rischio, infatti, sarebbero circa 1.370.000 consumatori tra gli 11 e i 25 anni, di cui 620mila minorenni. Crescono i numeri per le donne, in aumento dal 2014, dove sono a rischio 2,5 milioni di consumatrici, con punte massime del 29% tra le minorenni 16-17enni. Non bene neanche gli anziani, dove a rischio sono 2,6 milioni di consumatori: qui, uno su 3, e una su 10 over65, consumano fuori pasto, ed eccedono sulla base quotidiana.
I binge drinker, invece, sono pari a 3,5 milioni: il campione qui è rappresentato principalmente da maschi di tutte le età, con 83mila minori segnalati. Nonostante si registri un calo, qui le donne restano stabili. Tuttavia, dei 750mila ‘consumatori dannosi’ con Disturbi da uso di alcol (Dua) che necessitano di un trattamento, è stato intercettato solo l’8,5% del campione. A carico dei servizi del Sistema sanitario nazionale ci sono quindi 63.490 alcoldipendenti. La situazione negli ospedali comprova quanto riportato finora: sono stati 35.307 gli accessi ai Pronto soccorso registrati nel 2021, e 45.270 dimissioni ospedaliere. Entrambi sono stati causati dall’alcool.
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