SALUTE

Influenza H1N1, quanto è aggressiva? Sintomi e conseguenze

L’influenza H1N1, comunemente nota come “influenza suina”, è una malattia respiratoria che ha fatto la sua comparsa nel 2009 suscitando grande preoccupazione e allarme sociale a livello mondiale. Ma quanto è realmente aggressiva questa forma di influenza? Quali sono i sintomi e le conseguenze che comporta? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla questione, esaminando le principali caratteristiche dell’H1N1 e le possibili terapie disponibili per la sua cura.

Influenza H1N1: tutto quello che devi sapere sui sintomi e sulla pericolosità

L’influenza suina, o swine flu, si riferisce ai casi di influenza causati dal virus tipico dei suini, in particolare il ceppo H1N1. Sebbene la trasmissione dal suino all’uomo sia di solito difficile, nel 2009 si è verificata una pandemia che ha coinvolto circa 80 Paesi a livello globale.

Caratteristiche della pandemia del 2009:

  • Una pandemia è un’epidemia diffusa in diverse aree del mondo, caratterizzata da un elevato numero di casi gravi e una mortalità significativa.
  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inizialmente considerato il virus associato a un rischio moderato, basandosi su:
    • La guarigione della maggior parte delle persone senza ospedalizzazione.
    • La similitudine della severità degli episodi con l’influenza stagionale annuale.
    • La capacità degli ospedali e delle strutture sanitarie di gestire le richieste di assistenza.

Potenziale pericolo:

  • Il reale pericolo risiede nel rischio di una mutazione che potrebbe aumentare la mortalità e la gravità dei sintomi.

Contaminazione e contagio:

Prima del 2009, la trasmissione dell’influenza suino-umana avveniva in modo occasionale. Come risultato dell’infezione, sia i maiali che gli uomini mostravano sintomi che ricordavano quelli dell’influenza, con effetti che andavano dalla mancanza di sintomi alla morte, frequentemente a causa di complicanze come la polmonite. Secondo certe teorie, un bambino di nome Edgar, di 4 anni, che avrebbe potuto essere il paziente zero nel corso della pandemia del 2009, avrebbe potuto prendere il virus da un allevamento di suini nelle vicinanze.

Modalità di contagio:

  • Il contagio uomo-uomo era possibile, ma raro e circoscritto a specifiche circostanze.
  • La contaminazione ambientale causata da allevamenti di maiali poteva essere un fattore di contagio.
  • Il consumo di carne infetta non era considerato una fonte di contagio, poiché il virus non sopravvive alle temperature di cottura superiori ai 70°.
  • Il contagio tra esseri umani poteva avvenire attraverso fattori di rischio comuni all’influenza tradizionale: strette di mano, starnuti, luoghi chiusi ed affollati.

Considerazioni per le donne in gravidanza:

  • La Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia ha precisato che le terapie antivirali disponibili erano sicure anche per il feto.
  • Le donne in gravidanza, soprattutto nel secondo e terzo trimestre, erano maggiormente esposte al rischio di complicazioni gravi, e si consigliava di consultare prontamente il ginecologo in caso di sintomi sospetti per valutare la possibilità di una terapia preventiva.
Foto | @Canva – newsby.it

I sintomi

I segni dell’influenza da virus A H1N1, noti come influenza suina, si presentano dopo un periodo d’incubazione compreso tra 1 e 7 giorni. È possibile trasmettere questa influenza una volta contratta l’infezione: gli adulti possono trasmettere il virus ad altre persone per circa 5 giorni a partire dalla manifestazione dei sintomi, mentre i bambini possono rimanere contagiosi per 7 giorni dal principio delle loro manifestazioni.

L’influenza suina, o influenza A/H1N1, è caratterizzata da un insorgere repentino e drastico di una malattia respiratoria acuta.

Ma quali sono i segnali distintivi di questa influenza? Le indicazioni della presenza dell’influenza H1N1 (noto anche come influenza suina) sono molto simili a quelle dell’influenza che ricorre stagionalmente. Coloro che sono affetti da questa malattia mostrano segni di un disturbo respiratorio acuto, che comprendono almeno due delle seguenti manifestazioni:

  • brividi e stanchezza;
  • congestione nasale;
  • diarrea e vomito (possibile);
  • dolori articolari;
  • dolori muscolari;
  • febbre di circa 38° o superiore;
  • inappetenza e rifiuto del cibo;
  • lacrimazione e fotofobia (intolleranza alla luce);
  • mal di testa;
  • malessere generalizzato;
  • mal di gola;
  • nausea;
  • sonnolenza;
  • tosse.

La manifestazione è diversa per i bambini i cui sintomi sono:

  • congiuntivite
  • cianosi
  • dispnea
  • diarrea
  • disidratazione
  • estrema irritabilità
  • febbre molto alta
  • inappetenza
  • irritabilità
  • laringotracheite
  • mancanza di appetito
  • occhi arrossati
  • pianto
  • stato mentale alterato
  • tachipnea
  • vomito.

Negli anziani i sintomi sono:

  • debole risposta immunitaria
  • diversa percezione del dolore
  • febbre non elevata
  • insufficienza cardiaca
  • insufficienza respiratoria
  • incapacità a mantenere la postura
  • incoordinazione motoria
  • incontinenza di urine e feci
  • incontinenza fecale
  • sonnolenza diurna
  • scompenso metabolico del diabete

Proteggiti dall’influenza H1N1: scopri come prevenirla e cosa fare in caso di contagio

L’H1N1, spesso chiamata “influenza suina”, è un pericolo per la salute dell’umanità su scala internazionale. Questa malattia virale ha diffuso la sua presenza in numerose nazioni, suscitando preoccupazione tra gli enti di salute e i cittadini. La comprensione delle tecniche per prevenire e controllare la diffusione del virus è fondamentale per salvaguardare noi stessi e la comunità.

Prevenzione:

Vaccinazione:

    • Il vaccino contro l’infezione da H1N1 è in produzione e in attesa di disponibilità.

Comportamenti quotidiani:

    • Copri naso e bocca quando tossisci o starnutisci, e getta i fazzoletti usati nella spazzatura.
    • Lavati frequentemente le mani con acqua e sapone; se non disponibili, usa prodotti a base di alcool.
    • Evita di toccare occhi, naso e bocca.
    • Evita contatti con persone malate.
    • Resta a casa se sei malato di influenza H1N1, evitando il contatto con gli altri.

Gestione domestica:

    • Mantieni in casa anti-febbrili, disinfettanti per le mani, fazzolettini di carta.
    • Evita di uscire pubblicamente fino a 24 ore dopo la scomparsa dei sintomi, specialmente se vivi da solo.

Se un familiare è ammalato:

  • Puoi continuare a lavorare o frequentare la scuola, ma monitora attentamente la tua salute.
  • Chi ha malattie croniche o è in gravidanza dovrebbe assumere farmaci antivirali preventivamente.

Lavaggio delle mani:

  • Usa acqua e sapone o detergenti a base di alcool.
  • Lava per almeno 20-30 secondi o fino all’asciugatura completa.

Cosa fare se si ammala:

  • Stai a casa evitando contatti fino a 24 ore dopo la fine della febbre.
  • Le persone a rischio o in gravidanza dovrebbero assumere farmaci antivirali immediatamente.

Segni di allarme per bambini:

  • Respirazione frequente e difficoltosa.
  • Colorito bluastro o grigiastro.
  • Non beve liquidi sufficienti.
  • Vomito grave e persistente.
  • Cambiamenti nel comportamento.

Segni di allarme per adulti:

  • Respirazione difficoltosa o superficiale.
  • Dolore o pressione al torace e all’addome.
  • Capogiri improvvisi.
  • Stato confusionale.
  • Vomito grave e persistente.

Trattamento:

  • Oseltamivir o zanamivir sono raccomandati per il trattamento e la prevenzione dell’infezione H1N1.
  • Serve la prescrizione da parte di un medico.
  • Riducono la gravità dei sintomi, accelerano la guarigione e prevengono complicanze gravi.
Dalma Bonaiti

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