Identificata a Varese una nuova variante di Covid-19

Dopo quella inglese e brasiliana, è stata identificata in Italia, precisamente a Varese, una nuova rarissima variante. Questa variante sarebbe descritta in un solo caso al mondo, in Thailandia, ed è stata identificata nel laboratorio di Microbiologia dell’ASST Sette Laghi.

In una nota si legge che il laboratorio, guidato da Fabrizio Maggi, in uno dei tamponi analizzati hanno osservato che “il sequenziamento dell’intera proteina Spike, quella parte di Sars-CoV-2 che prende contatto con le cellule da invadere, ha rivelato una struttura molecolare unica, diversa dalle altre”.

La nuova e rarissima variante di Coronavirus

La provenienza del virus è confermata anche dal San Raffaele di Milano. Come detto, è identificata una sola volta in Thailandia in un viaggiatore di ritorno dall’Egitto.

L’identificazione di questa variante è il risultato della collaborazione con i colleghi del San Raffaele. In particolare, Massimo Clementi e Nicasio Mancini” ha detto Maggi.

E ha continuato: “È il punto di partenza per nuovi studi e approfondimenti. In particolare, ora che l’intero genoma di questa variante del virus è ricostruito, potremmo capirne il significato biologico. Questo con studi in vitro. Così potremo dimostrane l’eventuale impatto clinico ed epidemiologico sulla popolazione“.

Non dovrebbe alterare l’efficacia dei vaccini

Secondo quanto emerso, la struttura molecolare di questa rara variante non dovrebbe ridurre l’efficacia dei vaccini. Tuttavia, le mutazioni genetiche devono essere studiate per comprenderle fino in fondo. La variante, al momento, è riscontrata in una paziente ricoverata all’Ospedale di Circolo.

Ogni paziente per il quale vi è il sospetto o la certezza che sia portatore di una variante nuova potenzialmente più diffusiva o aggressiva del virus viene immediatamente isolato anche da tutti gli altri pazienti Covid”. È quanto ha spiegato Lorenzo Maffioli, direttore sanitario dell’ASST Sette Laghi.

E sulla questione si è espressa anche Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare: “Ancora una volta la Lombardia ha dato dimostrazione dell’eccellenza delle proprie strutture. Il lavoro svolto evidenzia l’alta professionalità di chi si è adoperato in questa ricerca. Con risultati rilevanti non solo a livello regionale, ma anche nazionale”.

Impostazioni privacy