Con l’avvicinarsi della stagione fredda, si assiste a un nuovo aumento dei contagi. Epicentro della quarta ondata è l’Europa, con oltre mezzo milioni di morti entro gennaio, secondo l’Oms. Mentre diversi paesi in tutto il mondo prendono provvedimenti contro i non vaccinati, in Italia si apre il dibattito sulla durata del Green Pass per i vaccinati. Attualmente, la certificazione verde ha una validità di 12 mesi, ma non si esclude una riduzione a 6 o 9 mesi, in base all’andamento dei contagi nei prossimi mesi.
“Al momento la validità del Green pass resta di 12 mesi, ma il Governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi“. Così la ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini annuncia che la durata del Green pass per adesso non cambia. Tuttavia, “sappiamo che quelli invernali sono mesi difficili, favorevoli alla diffusione del virus. Valuteremo sulla base dell’andamento dei contagi“, ha aggiunto la ministra di Forza Italia al programma “Start” di SkyTg24.
Nuove restrizioni o modifiche non arriveranno prima di dicembre. Soltanto allora si avrà una panoramica più chiara ed estesa sullo stato di avanzamento della campagna vaccinale. Intanto si attende il via libera alle immunizzazioni per gli under 12, dopo il via libera dell’Ema. Il piano del governo per arginare la quarta ondata prevede infatti l’allargamento della platea per la terza dose. Dal 1 dicembre anche quarantenni e cinquantenni potranno prenotare la terza dose di vaccino. Mentre, a partire da gennaio, le prenotazioni apriranno probabilmente per tutte le fasce d’età. La ministra Gelmini ha detto infatti che “stiamo correndo con la terza dose, dal primo dicembre ci sarà il via agli over 40. Per i bimbi – ha aggiunto – attendiamo il responso dell’Ema ma è evidente che poi sarà per tutti e questa volta non abbiamo problemi di quantitativi“.
Ma sulla durata del Green Pass si è espresso anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “L’evidenza scientifica ha stabilito che con il passare del tempo c’è una riduzione del livello immunitario. È ragionevole quindi pensare ad una riduzione della durata del Green pass“, ha annunciato. Dello stesso parere è Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’Università di Padova. “Portare la validità del Green pass a nove mesi? Ha senso, io la porterei a sei, lo dico sinceramente. Il problema – aggiunge il professore – è che poi lasciamo praticamente tutti gli italiani senza Green pass“. Per quanto riguarda la certificazione, “ho sempre sostenuto che il certificato non è una misura di sanità pubblica, perché di fatto non se ne è mai verificato l’impatto. Il fatto che si sapesse già mesi fa che la vaccinazione dura circa sei mesi rafforzava questo mio giudizio“.
In merito alla durata, “c’è sicuramente un disallineamento temporale tra la durata del documento e la durata della vaccinazione. Perché dopo sei mesi la protezione contro l’infezione diminuisce dal 95% a circa il 40%, mentre la protezione contro le complicazioni gravi della malattia diminuiscono dal 90% al 65%”. Resta da chiarire un aspetto, sottolinea Crisanti: “Non è vero che dopo sei mesi il vaccino non funziona più. Ma una persona può infettarsi e trasmettere la malattia e questo è in contraddizione con la durata del Green pass”.
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