Si può contrarre allo stesso tempo il Covid-19 e l’influenza stagionale? La risposta a questa domanda, fatta spesso in questi due anni di pandemia, è arrivata da Israele, dove a una donna incinta sono state diagnosticate entrambe le infezioni durante il suo ricovero all’ospedale di Petah Tikva. Come riporta Ynet, che ha coniato il termine Flurona per definire la doppia infezione, la donna (non vaccinata né contro il Covid né contro l’influenza) ha sintomi lievi. Ma cos’è Flurona? Perché si chiama così e quali sono i sintomi? C’è da averne paura?
Innanzitutto, Flurona non è un termine medico ma puramente mediatico. I reporter di Ynet, semplicemente, hanno unito la parola “Flu”, utilizzata in inglese come abbreviativo di “influenza”, con le sillabe “rona”, parte della parola “coronavirus”. Come detto, il caso accertato è il primo cui è stato identificato in tal modo, ma non si tratta del primo in assoluto in cui il virus da Sars-Cov-2 e un altro tipo di virus hanno colpito allo stesso tempo la stessa persona. Già nel marzo 2020, infatti, la rivista scientifica The Lancet documentò nove casi di infezione contemporanea da Covid-19 e influenza.
Per quel che riguarda il riconoscimento dei sintomi, la varietà di quelli della malattia da Covid-19 non permette di distinguerli da quelli dell’influenza in maniera intuitiva. Il tampone che ormai abbiamo imparato a conoscere permette di verificare il contagio da Sars-Cov-2, ma non altri tipi di virus. Un controllo incrociato, che valuti la presenza del più “classico” virus influenzale, è possibile con test specifici, che però sono assai costosi. E, in generale, riservati a strutture ospedaliere o medici di base.
Com’è possibile, però, che due virus coesistano in questo modo? Una possibile spiegazione l’ha fornita, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, il dottor Roberto Cauda, infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma nonché consigliere scientifico dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco.
“L’infezione insieme di Covid e influenza è un po’ strana – ha affermato – perché in medicina si è sempre detto che se c’è un virus che dà una malattia impedisce che se ne sviluppi un’altra dovuta a un diverso virus. La spiegazione potrebbe stare nel fatto che il Covid causa un difetto di produzione di interferone e questo aprirebbe la strada all’altro virus. Che in questo caso è quello dell’influenza”.
Fare ipotesi su eventuali sviluppi della “doppia malattia” e definire i rischi ad essa correlati sembra comunque assai azzardato. Gli esperti, come Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi italiani e della Federazione italiana società scientifiche di laboratorio, raccomandano il doppio vaccino, sia contro il Covid sia contro l’influenza, per limitare i rischi stessi.
“Non è una garanzia assoluta di non contrarre le infezioni virali – si legge sul Corriere della Sera, in un articolo che il dottor Clerici ha collaborato a redigere -. Ma è un modo per mitigare il rischio di andare incontro a una malattia grave”.
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