Dalla pandemia del Coronavirus al rischio endemia. Questo è quanto emerge dal Global Health Summit, che si è tenuto a Roma lo scorso maggio. Lo ha spiegato il rapporto firmato dal panel di 26 esperti che si è riunito a Villa Pamphilj per offrire una base scientifica al contrasto al Covid. Ma che cosa significa esattamente questo?
Come si sta evolvendo il Covid? Il rapporto al Global Health Summit
“La pandemia è tutt’altro che finita“, ha infatti ammonito Peter Piot, microbiologo belga. Direttore della London School of Hygiene & Tropical Medicine, Piot è anche consigliere della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Ed è stato proprio lui a parlare di rischio “endemia Coronavirus”. Il rapporto, pubblicato sul sito della Commissione Europea in occasione del Global Health Summit di Roma, è già stato rilanciato dall’Iss.
“La probabile traiettoria per il SarsCoV2“, si legge nel rapporto, è quella di tramutarsi da una pandemia in una endemia. Questo comporterebbe “dei focolai stagionali, a causa della diminuzione dell’immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell’emergere di nuove varianti non controllate dai vaccini attuali. Nuove ondate epidemiche sono possibili soprattutto nei Paesi con bassa copertura vaccinale“.
Epidemia, pandemia, endemia: ecco le differenze
Proprio per questo motivo, nel corso del Global Health Summit, si è tornato a insistere su un aspetto molto importante. “Un’equità globale nell’accesso alle risorse è sia un imperativo morale che un’esigenza critica per il controllo della pandemia“, affermano i 26 scienziati. In altre parole, la fatidica eliminazione dei brevetti è necessaria per arrestare il Coronavirus (ed evitarne la trasformazione in endemia).
Il Coronavirus, come abbiamo imparato da quasi un anno e mezzo, è una pandemia. Questo significa che si tratta di una malattia su scala globale, e che di conseguenza coinvolge gran parte della popolazione mondiale. Si verifica in presenza di un patogeno altamente pericoloso, con mancanza di immunizzazione dell’uomo. Si differenzia dalla semplice epidemia, perché quest’ultima presenta una ben delimitata diffusione nello spazio e nei tempi. Per endemia, invece, si intende una malattia costantemente presente o molto frequente in una popolazione o territorio. Si manifesta con un numero di casi non necessariamente alto, ma in maniera piuttosto uniforme e magari stagionale. Proprio ciò che si vuole evitare per il Covid.