L’Organizzazione mondiale della sanità e il ministro della Salute dell’Uganda hanno dichiarato che l’epidemia di Ebola in Uganda è finita a quattro mesi dopo l’annuncio del focolaio epidemico. Quest’ultimo ha causato in totale la morte di 55 persone.
L’Ebola è una febbre emorragica che è stata scoperta nel 1976 nella Repubblica Domenicana del Congo e nel Sudan. Le cause che portano allo sviluppo della malattia sono date dalla trasmissione del virus a Rna che si trasmette attraverso fluidi corporei con un tempo di incubazione che varia tra i 2 e i 21 giorni. La mortalità è molto elevata nel caso in cui la patologia non venga curata immediatamente, infatti si calcola una percentuale di decessi del 50-90%. L’unico metodo per verificare la contrazione della malattia è attraverso le analisi del sangue. Si può contrarre l’Ebola attraverso il contatto diretto con i malati che stiano già presentando i sintomi della malattia. La trasmissione avviene con il contatto diretto di mucose o ferite con i liquidi corporei di chi è malato. I sintomi comprendono febbre, affaticamento e mal di testa, seguiti da vomito, diarrea ed emorragie interne ed esterne.
Una gravissima epidemia si è diffusa in tutta l’Africa occidentale tra il 2014 e il 2016. Due anni dopo un’altra si è verificata nella Repubblica Democratica del Congo. Esistono vaccini contro Ebola come Ervebo, che è stato fondamentale per porre fine all’epidemia in Congo, ma non proteggono dal ceppo Sudan. In Uganda a settembre 2022 i casi si erano inizialmente concentrati nei distretti della regione centrale di Mubende e Kassanda, dove è iniziata l’epidemia. Poi sono stati registrati casi positivi in altri sette distretti, compresa la capitale Kampala.
Il ceppo sudanese era ricomparso il 20 settembre nell’Uganda centrale con un primo caso. Secondo quanto hanno riferito le autorità sanitarie ugandesi, l’ultimo paziente confermato con il virus è stato dimesso il 30 novembre. Tramite un comunicato l’Oms ha dichiarato che nel corso dell’epidemia sono stati confermati 142 casi nel Paese, 55 persone sono morte e 87 pazienti sono guariti. “L’Uganda ha posto fine rapidamente all’epidemia di Ebola intensificando le misure di controllo chiave come la sorveglianza, il tracciamento dei contatti e l’infezione, la prevenzione e il controllo”, ha affermato il ministro ugandese della Sanità, Jane Ruth Aceng, secondo quanto riporta la nota dell’Oms, durante una cerimonia a Mubende, l’epicentro dell’epidemia. “Mentre abbiamo ampliato i nostri sforzi per mettere in atto una forte risposta nei nove distretti colpiti, la bacchetta magica sono state le nostre comunità che hanno compreso l’importanza di fare ciò che era necessario per porre fine all’epidemia e hanno agito”, ha aggiunto il ministro.
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