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Con i contagi covid in salita e già alcune regioni a rischio zona gialla, cresce il timore di un possibile boom di contagi in vista delle festività natalizie. Sulla questione si è espresso Walter Ricciardi, professore di Igiene all’Università Cattolica, a margine dell’evento “Innovare e investire in Sanità”, organizzato a Roma. Ricciardi, pur sottolineando le preoccupazioni legate alla variante covid, ha espresso parole di cauto ottimismo in vista del Natale.
“Bisogna capire, e non tutti lo hanno capito, che la variante delta è molto più contagiosa e letale rispetto alla variante originale di Wuhan, quindi bisogna stare attenti. Se staremo attenti sarà un Natale tranquillo, non un Natale di assembramenti e feste affollate, ma sarà un Natale che potremo festeggiare serenamente” ha sottolineato Ricciardi.
Green Pass, Ricciardi: “Adeguare durata a protezione vaccino”
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Ricciardi è intervuto anche sulla questione legata alla durata del green pass, sottolineando che la durata del certificato verde deve essere adeguata alla protezione della vaccinazione.
“Alla luce di quello che vediamo accadere nel mondo con la variante delta, c’è necessità di una revisione del green pass perché le misure organizzative e gestionali devono seguire l’evoluzione del virus. Con la prima variante si era protetti per 9-12 mesi; con la variante Delta dopo 6 mesi la protezione scema, quindi bisogna mano mano adeguare la durata del pass” ha specificato Ricciardi.
Covid, Brusaferro: “Prudenza e vaccini per controllo situazione”
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All’evento di Roma era presente anche Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Brusaferro ha voluto riadire l’importanza della vaccinazione, cruciale per tenere a bada i contagi.
“La vaccinazione è lo strumento principe attraverso il quale oggi possiamo controllare la circolazione del virus ed evitare conseguenze più gravi nei fragili. In una stagione come quella che viviamo, caratterizzata in Europa da una crescita della circolazione virale, è molto importante portare avanti la campagna vaccinale per chi non è vaccinato, fare la terza dose per le persone a cui è raccomandata, adottare comportamenti prudenti, ovvero seguire le indicazioni che ben conosciamo“.
“Credo che un atteggiamento di prudenza, unito al mantenimento della copertura vaccinale e al recupero della vaccinazione in chi non l’ha fatta, siano strumenti che ci possono consentire di controllare la situazione del virus” ha concluso Brusaffero.
Vaccini, Speranza: “Oltre tre milioni hanno avuto la terza dose”
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“Non dobbiamo abbassare l’attenzione”. Con queste il ministro Speranza ha voluto sottolineare ancora la delicatezza della situazione che stiamo attraversando, soffermandosi sull’importanza per tutti della vaccinazione.
“Questa fase è particolarmente interessante, abbiamo sfide da affrontare: oggi c’è la sfida del Covid. Questa mattina siamo all’86,79% di vaccinati con la prima dose, oltre l’84% di vaccinati con due dosi. Mentre sono 3 milioni e 120 mila le persone che hanno avuto la terza dose. Ieri ci sono state 18mila prime dosi, dobbiamo insistere. Negli ultimi giorni abbiamo fatto circa 130 mila richiami al giorno” ha annunciato il ministro.