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Identificati al San Raffaele di Milano i “super anticorpi” per combattere il Covid-19. La loro presenza nel sangue è associata a una riduzione della mortalità di oltre il 60%. Un gruppo internazionale di studiosi ha condotto la ricerca nei laboratori dell’Istituto di Ricerca sul Diabete. L’intero lavoro è stato coordinato da Lorenzo Piemonti, professore associato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. “Grazie a questo studio potremo, per esempio, affinare la ricerca sui vaccini. In particolare, potremo verificare se la reazione prodotta dal nostro sistema immunitario è effettivamente valida per rispondere all’infezione da Sars-CoV-2. Inoltre, l’individuazione di questi anticorpi ci permetterà di sviluppare armi specifiche contro questo virus e verificare se gli eventuali approcci utilizzati saranno efficaci o meno“, ha aggiunge Piemonti.
Un nuovo approccio al Covid-19
Piemonti spiega che lo studio presenta tre punti importanti e innovativi. Innanzitutto permette di prendere in considerazione gli anticorpi che sono più rilevanti per la clinica. In secondo luogo, lo studio ha dato la possibilità ai ricercatori di capire che esistono degli anticorpi “memoria” nell’organismo che sanno reagire in risposta al Covid-19. Infine, quando i vaccini saranno pronti lo studio dei super anticorpi permetterà di valutare meglio la loro effettiva efficacia. “Questa ricerca si inquadra in una seconda ondata di informazioni che tutta la comunità scientifica sta portando nel campo delle scoperte relative al Covid-19. Dopo una prima fase in cui abbiamo guardato grossi parametri clinici per capire l’andamento della malattia, oggi ci stiamo spostando sempre di più nella comprensione dei meccanismi e dell’interazione che il virus ha con l’ospite. Ciò ci permetterà di sviluppare delle armi sempre più specifiche contro Sars-CoV-2“.