Siamo sempre più vicini alla normalità, parola dell’Oms. Il Covid, infatti, è sempre più sotto controllo, nonostante persistano alcune criticità in alcuni Paesi. A dirlo è Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, aprendo la riunione del Comitato per l’emergenza Covid. “Il trend attuale della pandemia ha permesso il ritorno alla normalità nella maggioranza dei Paesi, ma allo stesso tempo persistono alcune criticità in merito all’evoluzione del virus che rendono difficile il poter prevedere le dinamiche future di trasmissione del virus o la sua stagionalità”, ha dichiarato.
Secondo Ghebreyesus, è positivo vedere che i decessi causati dal Covid-19 continuino a scendere: “Per ciascuna delle ultime 10 settimane, il numero di decessi settimanali segnalati è stato il più basso da marzo 2020“. Il direttore dell’Oms ha anche voluto sottolineare come la stanchezza da pandemia sia una minaccia comune, che riguarda tutti. “Siamo tutti stanchi di questa pandemia e vogliamo lasciarcela alle spalle. Ma questo virus è qui per restare e tutti i paesi dovranno imparare a gestirlo insieme ad altre malattie infettive“.
Sempre parlando di stanchezza e gestione della pandemia, Ghebreyesus ha ricordato che la “sorveglianza e il sequenziamento genetico” sono diminuiti in tutti i Paesi del mondo, e in modo “significativo”. Ciò ha reso “più difficile rintracciare varianti note e rilevarne di nuove”. Nella giornata di giovedì 4 maggio, ha ricordato il direttore generale, “l’Oms ha pubblicato il quarto piano strategico di preparazione e risposta al Covid-19, che delinea le azioni critiche in tutte le componenti fondamentali della risposta: sorveglianza collaborativa, protezione della comunità, assistenza sicura, accesso alle contromisure e coordinamento delle emergenze”.
In conclusione, Ghebreyesus ha affermato: “I miei colleghi forniranno maggiori informazioni sulla situazione globale e sulla risposta globale”. Inoltre, verranno fornite altre informazioni sulle “implicazioni normative della potenziale cessazione dello stato di emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale” per il Covid-19.
In vista della riunione dell’Oms, Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, aveva rilasciato alcune dichiarazioni all’Adnkronos Salute. “La valutazione che il Comitato di emergenza Covid-19 dell’Organizzazione mondiale della sanità farà il 4 maggio, giovedì, dipenderà dalla situazione mondiale, con particolare riferimento ai dati che provengono dai Paesi con economie in transizione”. Per Lopalco, tuttavia, per quanto riguarda l’Italia, la situazione è destinata a non cambiare molto, “per quello che faremo noi nei prossimi mesi”. Nonostante ci sia fiducia nell’aria, la guardia resta sempre alta.
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