Prosegue la lenta discesa, a livello nazionale, dell’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 e l’indice di trasmissibilità Rt. In una settimana, quest’ultimo dato è passato da 0,97 a 0,93 (range 0,9 – 0,98), mantenendosi al di sotto della soglia pandemica. L’incidenza, invece, è pari a 1362 ogni 100mila abitanti (28/01/2022 – 03/02/2022), meno dei 1823 della scorsa settimana. Questi dati sono contenuti nel monitoraggio settimanale condotto dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Oltre all’indice Rt e all’incidenza è sceso anche il tasso di occupazione in terapia intensiva e in area medica. Per le intensive è al 14,8% rispetto al 16,7% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in area medica, invece, è passato dal 30,4% al 29,5%.
Gli unici territori in cui si rileva un’incidenza superiore ai 2mila casi ogni 100mila abitanti sono la Provincia autonoma di Bolzano (2.288,7) e le Marche (2.128,6). Tra le regioni al di sotto di questa soglia, il valore più elevato si registra in Friuli Venezia Giulia: 1.963,5 ogni 10mila abitanti. In Sardegna, invece, si rileva un valore di 4.91,3, il più basso rispetto alla media nazionale (1.362). Le Marche, con una percentuale del 26,3%, sono la regione in cui le terapie intensive sono più piene. Seguono la Provincia autonoma di Trento (al 24,4%) e il Friuli Venezia Giulia al 21,1%. Per quanto riguarda i reparti di area medica, invece, la maggiore occupazione di posti letto si è verificata in Friuli Venezia Giulia (38,8%), Liguria (38,3%) e Sicilia (38,3%).
Nel corso dell’ultima settimana si è verificata una riduzione dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione (553.860 contro i 652.401 della settimana precedente). Anche la percentuale dei casi rilevati tramite l’attività di tracciamento è andata incontro a una leggera diminuzione (17% contro 18%). È rimasta stabile, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (il valore è rimasto al 38%), così come quella dei casi diagnosticati tramite attività di screening (45%).
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Nel corso di un suo intervento al convegno “Le sfide globali e il cancro”, promosso da Aiom, Roberto Speranza, il ministro della Salute, ha parlato di una “nuova fase” della pandemia. “Siamo finalmente in una fase che appare essere diversa da quella dei mesi precedenti. Dobbiamo ancora tenere i piedi per terra e avere la massima prudenza, ma per la prima volta da diverse settimane guardiamo con fiducia a numeri che stanno finalmente migliorando nella lotta al Covid”.
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