Se in Italia, ma anche nel resto del mondo, l’impressione è che l’emergenza Covid sia sostanzialmente alle spalle, gli esperti sembrano essere tutt’altro che d’accordo. Questo, infatti, è l’allarme che arriva in queste ore dagli Usa. Con tanto di previsioni di spesa decisamente onerose per proseguire il contrasto al virus.
Ciò che dagli States emerge è che nuove varianti del Covid sono già emerse, ma soprattutto che altrettante rischiano di presentarsi in futuro. Ciò che si evidenzia, quindi, è che gli investimenti economici per contrastare ancora la pandemia non sono affatto di poco conto. Tanto che l’amministrazione di Joe Biden potrebbe anche non essere disposta a sostenerli. Ecco quindi cosa prevedono gli esperti, sia a livello medico che a livello di possibili spese.
A lanciare l’allarme è stato l’esperto di salute pubblica Michael T. Osterholm. Si tratta di un epidemiologo, professore di salute pubblica presso l’Università del Minnesota a Minneapolis ed ex consigliere dell’amministrazione Biden. “Noi potremmo aver finito con il Covid, ma il virus non ha finito con noi. È chiaro con l’emergere di nuove varianti che questo virus non andrà via, e non diventerà quiescente tanto presto“, è il suo allarme.
Ecco perché gli esperti raggiunti da ‘United Press International’ hanno parlato della necessità di finanziamenti per garantire un’ampia disponibilità di test antivirus e vaccinazioni gratuite. E ciò ben oltre le 20 milioni di dosi di Pfizer che attualmente costituiscono le scorte degli States. Lo dimostra il fatto che al Congresso negoziatori sia Democratici che Repubblicani hanno stipulato un accordo da ben 10 miliardi di dollari per ulteriori finanziamenti in chiave anti Covid.
Il motivo è da ricercare nella velocità con cui le varianti si evolvono e sostituiscono quelle che le avevano precedute. Allentare il ricorso ai vaccini, secondo un rapporto Usa citato da ‘United Press International’, potrebbe lasciare spazio alla “evoluzione di una nuova variante di Covid dalle conseguenze molto più gravi di Omicron“. Un rischio che gli esperti statunitensi vogliono scongiurare in qualsiasi modo. “Nuove varianti continueranno a falcidiarci. Quindi dobbiamo combattere contro nemici che non ci aspettiamo, se non lo facessimo rischieremmo di trovarci sempre in ritardo con le tempistiche. E anche a corto di quattrini“, è il monito dell’epidemiologo Osterholm.
Le previsioni degli Usa parlano di un rischio di decessi tra i 30 e i 100 mila cittadini entro fine anno. Il problema, secondo Osterholm, è che la scienza ancora non è riuscita a stabilire come e perché alcuni ceppi si diffondono più rapidamente in determinate aree. Ecco perché gli esperti non solo contestano la narrazione secondo cui il Covid è un problema superato, ma vogliono evitare nuovi guai a partire dall’autunno. E per riuscirci serve, tra le altre cose, una montagna di soldi.
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