Covid, Gimbe: “I casi tornano ad aumentare dopo sei settimane”

Il nuovo rapporto settimanale della Fondazione Gimbe sul contagio da Covid in Italia evidenzia un aumento di casi pari al 26,7%. Un incremento che viene osservato dopo ben sei settimane di calo. Nel periodo che va dal 29 dicembre 2020 al 5 gennaio 2021 si contano 114.132 nuovi positivi. Un numero in crescita rispetto ai 90.117 casi in più registrati dall’ultimo report. Non solo. “Considerata la decisa frenata del testing nelle ultime due settimane”, ha spiegato il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, “la cifra è senza dubbio sottostimata”. Dal 23 dicembre al 5 gennaio, rispetto ai 14 giorni precedenti, il numero dei tamponi effettuati in Italia si è ridotto del 20,9% (-464.284).

Covid, Gimbe: “Aumenta la pressione sugli ospedali”

In quasi tutte le Regioni si registra un incremento percentuale dei casi, e aumenta di conseguenza anche la pressione sugli ospedali. La Fondazione Gimbe segnala che torna a crescere il numero di pazienti Covid in rianimazione: 2.569 rispetto 2.549 pari al +0,8%. L’occupazione di posti letto continua a superare la soglia del 40% in area medica in 10 Regioni, e quella del 30% delle terapie intensiva in 11 Regioni. “In questa fase è molto complesso valutare l’evoluzione della curva, spiega ancora Gimbe nel monitoraggio. Questo “per il sovrapporsi degli effetti di restrizioni e allentamenti introdotti nelle varie Regioni e/o con tempistiche differenti”. Tenendo conto che l’impatto delle misure si riflette sulla curva epidemiologica dopo circa 3 settimane, secondo il report Gimbe gli effetti delle misure introdotte con il Dpcm del 3 novembre 2020 si sono definitivamente esauriti.

In Veneto, Lazio e Campania i numeri più alti

E proprio riguardo ai risultati delle decisioni del governo, Nino Cartabellotta ribadisce quanto le misure introdotte dal Decreto Natale potranno essere visibili “soltanto dopo metà gennaio”. Le analisi riportate dal corrente monitoraggio settimanale documentano un sistema di restrizioni a più colori che secondo il presidente ha prodotto per ora effetti moderati e in parte sovrastimati”.

Riguardo al tema dei ricoveri, il report di Gimbe classifica Veneto, Lazio e Campania come le tre Regioni più a rischio saturazione dei reparti intensivi. Quanto agli attualmente positivi registrati tra ricoveri in area critica, area medica e isolamento domiciliare, il Veneto è la Regione con il dato più elevato con 91.299 casi. Un dato che confermerebbe la posizione ad alto rischio della Regione, nei prossimi giorni in lista per entrare in zona arancione o addirittura rossa.

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