Covid, Fauci: “Mascherine necessarie nel 2022? È possibile”

Nel corso dell’ultimo anno, le mascherine sono diventate uno dei simboli dell’emergenza coronavirus. Tutti, in un modo o nell’altro, hanno dovuto prendere confidenza con le varie tipologie esistenti e abituarsi all’idea di doverle indossare fuori casa. In molti sognano il giorno in cui sarà possibile farne a meno, che però potrebbe non essere troppo vicino. Secondo Anthony Fauci, immunologo a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e figura simbolo della lotta al coronavirus negli Stati Uniti, le mascherine potrebbero essere necessarie anche nel 2022. Nel corso di un’intervista con la Cnn, ha dichiarato che al momento è difficile prevedere quando finirà la crisi sanitaria. Anche sui tempi necessari a tornare alla normalità una volta contrastata la pandemia regna l’incertezza.

Le condizioni necessarie per fare a meno delle mascherine

Fauci ha sottolineato che prima di poter fare a meno delle mascherine sarà necessario assistere a un calo significativo dei contagi. “Voglio che continuino a scendere fino a quando saranno così pochi da non rappresentare virtualmente più alcuna minaccia. Quando saremo riusciti a vaccinare la maggior parte della popolazione e il tasso di infezione sarà basissimo, allora credo che si potrà smettere di considerare l’utilizzo delle mascherine un obbligo”, ha spiegato l’immunologo.

Usa, quasi mezzo milione di decessi

Nel corso della stessa intervista, Fauci ha sottolineato che non si era mai visto qualcosa di simile all’attuale emergenza sanitaria “dalla pandemia di influenza spagnola del 1918”. Negli Stati Uniti il numero dei decessi causati dal coronavirus è sempre più vicino alla soglia del mezzo milione. Commentando questo numero, lo scorso venerdì Joe Biden ha dichiarato che le vittime “sono quasi 70mila in più di tutti gli americani morti nella Seconda Guerra Mondiale e in un periodo di quattro anni”.
Fauci ha poi ribadito che i vaccini fin qui autorizzati sono efficaci contro tutte le varianti conosciute del coronavirus. È quindi necessario proseguire con le somministrazioni il più in fretta possibile, nella speranza di un ritorno alla normalità entro la fine dell’anno.

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