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Una ricerca dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dimostra che l’educazione all’igiene nelle scuole contribuisce in modo sostanziale a frenare la diffusione del Covid-19.”Con il nostro progetto abbiamo cercato di entrare nelle scuole per fare educazione sanitaria. Questo studio ha evidenziato che è importante fare educazione sanitaria nei contesti scolastici, a partire dai bambini che sono i soggetti più sensibili ai messaggi educativi” commenta la professoressa Anna Odone, ordinario all’Università di Pavia.
“Non bisogna sottovalutare il fatto che la scuola possa ancora essere un focolaio del virus soprattutto, per quanto riguarda la scuola materna e primaria, abbiamo a che fare con una popolazione non vaccinata“, ha aggiunto Carlo Signorelli, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, che ha coordinato i lavori. “Con questo progetto Napisan si fa portavoce del fatto che l’igiene debba diventare una responsabilità sociale. L’obiettivo del progetto è quello di rendere di nuovo la scuola un luogo sicuro. Ciò avviene attraverso la diffusione dell’insegnamento delle buone pratiche di igiene nei più piccini. Il tutto tramite il coinvolgimento attivo di insegnanti e genitori. A oggi, il progetto ha coperto oltre ottomila scuole” conclude Ludovica Codecasa, Responsabile relazioni esterne Reckitt Hygiene Italia.
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