Da oggi, venerdì 22 aprile, gli antivirali in pillola contro il Covid-19 sono disponibili in circa 19mila farmacie, ma solo per chi è in possesso dell’apposita ricetta del medico. Questa novità, resa possibile dalla determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco pubblicata in Gazzetta ufficiale, permetterà di rendere queste terapie più accessibili. Lo sottolinea Federfarma. La Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi) aggiunge che la disponibilità dell’antivirale nelle farmacie avrà “un ruolo decisivo nella gestione ordinaria della pandemia sul territorio”.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), spiega che il medicinale, chiamato Paxlovid, “associa due farmaci antivirali: nirmatrelvir, che inibisce la replicazione della proteina spike di Sars-CoV-2, e ritonavir, già utilizzato per trattare l’Hiv e oggi impiegato per aumentare i livelli di farmaci antivirali“. Il medicinale è indicato per la cura del Covid-19 nelle persone con 18 o più anni che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave. Va assunto a distanza di non oltre cinque giorni dall’inizio dei sintomi.
Finora in Italia poteva essere prescritto per il trattamento della malattia lieve o moderata nei soggetti a rischio e non ospedalizzati solo da parte dei centri Covid, che inserivano i pazienti trattati in un registro di monitoraggio. Ora anche il medico di base può procedere alla prescrizione di Paxlovid, tramite ricetta elettronica e previa compilazione del piano terapeutico Aifa. La ricetta, grazie al protocollo d’intesa siglato tra Ministero della Salute, Aifa, Federfarma Servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite, permette di ottenere gratuitamente l’antivirale.
Marco Cossolo, il presidente di Federfarma, ha dichiarato che le farmacie “sono pronte a garantire la dispensazione del Paxlovid, per assicurare la tempestività del trattamento con gli antivirali orali, rivelatasi fondamentale per il buon esito della cura”. Per Cossolo, ciò permetterà di “assicurare la tempestività del trattamento con gli antivirali orali, rivelatasi fondamentale per il buon esito della cura”. L’accesso al farmaco diventerà quindi più facile, aprendo “una fase nuova nel contrasto alla pandemia, che incardina sul territorio le attività di prescrizione e dispensazione di questi medicinali”.
Per Andrea Mandelli, il presidente della Fofi, la novità permette ai farmacisti e ai medici di medicina generale di avere “un ruolo decisivo per favorire la gestione ordinaria della pandemia sul territorio”. Ha parlato di “un passaggio fondamentale per rendere accessibili queste terapie, nelle grandi città così come nei centri più piccoli”. “La capillarità delle farmacie può giocare un ruolo determinante a tutela della salute e come elemento di efficienza del Servizio sanitario nazionale. Dare ai cittadini la possibilità di ottenere più rapidamente l’antivirale, ritirandolo direttamente nella farmacia sotto casa, potrà consentire di ridurre la gravità della malattia e, dunque, la pressione sugli ospedali“, ha concluso Mandelli.
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