Dopo aver superato i due anni e mezzo dall’esplosione dell’emergenza, arriva forse la risposta definitiva a chi si sia domandato quale sia l’origine del Covid. Dopo che tanti dubbi si erano susseguiti nel corso dei mesi e poi degli anni, due autorevoli studi hanno confermato la tesi iniziale. E quindi è giunta la prova che il virus si è davvero propagato dagli animali vivi venduti nel mercato di Wuhan, in Cina, alla fine del 2019.
Lo si può leggere sulla rivista ‘Science’, dove si trovano gli articoli frutto delle ricerche di analisi che ha coordinato il professor Michael Worobey, direttore del Dipartimento di ecologia e biologia dell’Università dell’Arizona. Il lavoro è frutto della partecipazione di esperti di svariate nazionalità, e arriva a una sola conclusione. Ogni ipotesi di origine alternativa del Covid è infatti ormai scartata.
Il tutto è quindi partito dal mercato di Huanan, a Wuhan, nel tardo autunno del 2019. Qui due distinti eventi hanno permesso al Covid di passare dagli animali all’uomo. La certezza deriva dalla localizzazione dei primi casi, frutto delle analisi su tamponi prelevati da superfici e gabbie in varie sezioni del mercato. In più si è proceduto a tracciare le sequenze genomiche di SARS-CoV-2 sulle persone che furono contagiate in Cina nelle primissime settimane di emergenza.
Ebbene, il gruppo di lavoro coordinato da Michael Worobey e Kristian Andersen presso lo Scripps Research Institute di San Diego, in California, ha determinato la posizione geografica di quasi tutti i positivi al Covid nel mese di dicembre 2019. Si tratta quindi di due mesi prima che l’emergenza degenerasse in pandemia. E peraltro i 174 casi passati al setaccio si concentrano per buona parte intorno al mercato di Huanan. Quelli successivi, invece, abbracciano anche il resto della città di Wuhan.
“Gli eventi a monte rimangono oscuri, ma le nostre analisi delle prove disponibili suggeriscono che la pandemia sia derivata da infezioni umane provenienti da animali in vendita al mercato di Huanan alla fine di novembre 2019“, ha spiegato Andersen. “In una città che si estende per più di 5 mila km quadrati, l’area con maggiori probabilità di ospitare l’abitazione di qualcuno tra i primi contagiati Covid al mondo era in un perimetro di poche strade. Con il mercato di Huanan proprio al suo interno“, ha aggiunto Worobey.
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