Quante persone sono morte di Covid-19 dall’inizio della pandemia a oggi? Quali fasce di popolazione continuano a essere le più colpite? E qual è l’età media dei pazienti deceduti? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui prova a rispondere l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità. I dati sono relativi al periodo compreso tra l’1 febbraio e il 5 ottobre 2021. Le persone decedute in questo arco di tempo sono state 38.096, di cui l’88,2% non aveva ricevuto alcuna dose di vaccino e il 3,7% aveva completato il ciclo vaccinale. I deceduti immunizzati erano tendenzialmente soggetti fragili, con un numero medio di patologie preesistenti più alto e un’età media più alta rispetto ai non vaccinati.
Covid-19, morti under 50 sono 1.601: 1,2% del totale
Tra i dati più interessanti del recente rapporto ISS, vi è il notevole divario tra età media dell’infezione ed età media dei decessi per Covid-19. L’età media dei pazienti deceduti è di 80 anni, più alta di oltre 35 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione. L’età media dei pazienti che si sono ammalati durante i mesi analizzati è, infatti, di 45 anni. Come si evince dai grafici Iss, il dato dei decessi cala drasticamente parallelamente all’età dei pazienti. Al 5 ottobre 2021, dei 130.458 morti dall’inizio della sorveglianza, sono 1.601, quindi l’1,2%, i pazienti deceduti di età inferiore ai 50 anni. Di questi, soltanto 399 avevano meno di 40 anni, di cui 245 uomini e 154 donne, con età compresa tra 0 e 39 anni.
Perché è calata l’età media dei decessi
Indicativo è anche l’andamento dell’età media dei pazienti morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia al 5 ottobre 2021. L’età media dei decessi settimanali è andata aumentando fino agli 85 anni, per poi calare leggermente, a partire dalla 1° settimana di luglio 2020. Gli studiosi hanno evidenziato un ulteriore calo dell’età media dei deceduti, partire dai mesi di febbraio e marzo 2021, fino a raggiungere i 72 anni a luglio 2021. L’abbassamento radicale dell’età media dei morti è dovuto alla massiccia campagna di vaccinazione che ha dato assoluta priorità alla popolazione più anziana. Dalla seconda settimana di luglio 2021 l’età media dei decessi è aumentata di poco, attestandosi comunque al di sotto degli 80 anni.
Uk, Viola: “Aumento dei ricoveri tra i più giovani”
Il crescere del contagio in paesi con un alto tasso di vaccinazione, come il Regno Unito, sposta l’attenzione su una fascia d’età fino a oggi trascurata: quella degli under 12. “C’è chi sta ricominciando a lanciare numeri sulle percentuali di vaccinati ma credo che dobbiamo considerare un aspetto importante: al momento tutti i bambini sotto i 12 anni non sono vaccinabili e tocca alla comunità proteggerli“. Queste le parole della virologa Antonella Viola a pochi giorni della pubblicazione del Report Iss. “Qui assiste ad un aumento importante dei ricoveri tra i più giovani, (34% maggiori di quanto accadeva a gennaio!) anche se il numero di decessi resta basso”, ricorda la virologa. Nelle prossime settimane, seguendo il Regno Unito, “si vedrà meglio l’impatto della libera circolazione del virus su ricoveri, decessi e soprattutto sulla salute dei bambini“, conclude Viola.