Studi recenti nell’ambito delle ricerche sul coronavirus hanno trovato un collegamento fra i casi più gravi della malattia e le complicazioni dovute al sovrappeso e all’obesità. Le ricerche, compiute in Cina, Francia e Regno Unito, suggeriscono che anche sotto i 60 anni d’età il forte sovrappeso possa facilitare le complicazioni del Covid-19, e in questo senso gli scienziati suggeriscono massima attenzione vista la situazione di emergenza sanitaria che ormai ha colpito tutto il mondo.
I dati preliminari raccolti
Secondo quanto pubblicato da ‘Channel News Asia’, due studi effettuati in Cina, il primo su 112 pazienti, il secondo su 383, hanno individuato tra le vittime di coronavirus un’incidenza di persone sovrappeso decisamente più alta (circa cinque volte), con rischio doppio di contrarre la malattia.
In Francia, i ricercatori hanno esaminato un campione di 124 pazienti ricoverati per coronavirus in una singola unità di terapia intensiva trovandone circa metà con un indice di massa corporea più alto il livello consigliato. Si tratta, secondo lo studio, di un’incidenza doppia rispetto ad altre malattie di tipo respiratorio.
Nel Regno Unito, infine, uno studio su oltre 6.700 pazienti ricoverati per Covid-19 mostra come il 75% di questi sia in sovrappeso, una percentuale più alta della media della popolazione, che si aggira attorno al 67%.
Un problema complesso
Presi assieme, quindi, i dati suggeriscono un collegamento fra l’obesità e i casi più gravi di coronavirus, quelli che costringono al ricovero in terapia intensiva.
Un fattore che non è sfuggito alle autorità sanitarie internazionali: il Centro di prevenzione e controllo delle malattie degli Stati Uniti, ad esempio, ha indicato il sovrappeso come fattore di rischio da prendere seriamente in considerazione.
L’analisi dei dati, in ogni caso, non mostra esattamente come l’obesità agisca sui sintomi del Covid-19. I meccanismi, secondo gli scienziati, vanno ulteriormente approfonditi, essendo l’obesità derivata da molti fattori che vanno dai comportamenti personali a particolari situazioni ambientali, senza dimenticare fattori ormonali e legati alla genetica.