Coronavirus, in Italia aumento dei nuovi casi: +23% in una settimana

Il coronavirus non è ancora del tutto alle spalle e mantenere alta la guardia è un mantra da non perdere di vista. Lo dicono i dati, ripresi dal Corriere della Sera, elaborati dal monitoraggio indipendente di Fondazione Gimbe, secondo cui in Italia, nella settimana dal 22 al 28 luglio, i nuovi positivi sono stati 1.736, con un aumento del 23%. Erano 1.408 quelli segnalati, invece, nella settimana precedente. Ma non solo, perché anche i ricoverati con sintomi sono in aumento. Sono risultati 749, mentre nei sette giorni precedenti il dato si era assestato a 732. Si tratta di due indicatori di cui tenere conto con grande attenzione,“due spie rosse che confermano la necessità di mantenere alta la guardia, senza allarmismi ma con senso di grande responsabilità individuale e collettiva”, ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe.

Coronavirus, i numeri della settimana 22-28 luglio

Lo stesso report amplia lo sguardo su altri numeri, altrettanto significativi, sempre legati al virus. Nella settimana 22-28 luglio, i morti per coronavirus sono stati 50, mentre i ricoveri in terapia intensiva sono diminuiti di 9 unità, rispetto a sette giorni prima. I ricoverati con sintomi sono saliti di 17, i tamponi effettuati cresciuti di circa il 10%. L’analisi specifica italiana, sottolinea come solo in 6 Regioni i casi sono diminuiti, mentre in 15 sono in aumentati, come in Emilia-Romagna (+70), nella provincia autonoma di Trento (+65) e in Campania (+56). Tra le aree dove i casi sono scesi, c’è invece il Veneto (-73).

Guardia ancora alta

I numeri del coronavirus in Italia, insomma, non allarmano ma non possono nemmeno far dormire sonni troppo tranquilli. “La pandemia è ancora in corso, il virus è vivo e vegeto e vanno mantenuti tutti i comportamenti individuali raccomandati da mesi, oltre che le misure di sorveglianza epidemiologica”, ha aggiunto ancora Cartabellotta. La guardia, è evidente, non può essere ancora abbassata.

 

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