Coronavirus, il primo vaccino è cinese: sarà dato ai militari

Il primo vaccino contro il coronavirus è cinese. La CanSino Biologics, azienza biotecnologica quotata alla Borsa di Hong Kong, ha comunicato di aver ricevuto il via libera ufficiale per la somministrazione su larga scala del vaccino dalla Commissione Militare Centrale della Repubblica Popolare Cinese. Il periodo di somministrazione è iniziato il 25 giugno e durerà un anno. Per il momento, però, il vaccino è riservato solo ai militari e l’azienda precisa di non essere in grado di stabilire se e come il prodotto potrà essere commercializzato.

“Profilo di sicurezza soddisfacente”

Hanno collaborato allo sviluppo del vaccino, denominato Ad5-nCoV, l’Istituto di Biotecnologia di Pechino e l’Accademia delle Scienze Mediche Militari cinese. Le fasi di sperimentazione del vaccino sono terminate lo scorso 11 giugno: i dati hanno mostrato, secondo quanto riportato dall’azienda, un “profilo di sicurezza soddisfacente e alti livelli di risposta immunitaria.

I risultati globali indicherebbero quindi che l’Ad5-nCoV può prevenire il contagio da Covid-19. Il vaccino però resta limitato al personale militare e l’azienda non ha fornito ulteriori dettagli se non che una diffusione più ampia debba essere autorizzata dal Dipartimento dei Supporti Logistici dell’esercito cinese.

In tutto il mondo si lavora ancora per un vaccino

Quello di CanSino è uno dei 17 vaccini la cui sperimentazione è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono 131, invece, quelli in fase di studio preclinico. La comunità scientifica mondiale sta lavorando a gran velocità per sviluppare una contromisura per prevenire un virus capace di contagiare oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo e di ucciderne più di 500mila.

Le azioni di CanSino Biologics nella Borsa di Hong Kong sono aumentate del 5% nella sola giornata di lunedì, una volta diffusa la notizia. Il presidente Yu Xuefeng, però, invita ad evitare facili entusiasmi: “Non possiamo garantire che, alla fine, avremo la possibilità di immettere sul mercato l’Ad5-nCoV. Invitiamo gli azionisti e i potenziali investitori a esercitare prudenza in questo senso”.

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