Il Consiglio scientifico della Francia ha dato il via libera alla riduzione da quattordici a sette giorni della durata della quarantena per le persone risultate positive al coronavirus: è quanto annunciato dal ministro della Salute, Olivier Véran.
La decisione in merito alla quarantena verrà adottata in modo formale in occasione del “consiglio Difesa di venerdì”, il che “ci darà un po’ di tempo per consultare altri esperti sull’attuazione della misura”, ha spiegato il ministro della Salute.
“Siamo più contagiosi nei primi 5 giorni dopo l’apparizione dei sintomi o che seguono la positività di un tampone – ha ammesso Olivier Véran, aggiungendo che – la contagiosità diminuisce in modo netto, e dopo una settimana il virus resta ma molto debole”. La restrizione della quarantena favorirà “una migliore adesione alla regola poiché oggi registriamo che gran parte dei francesi non rispetta la quarantena”
Francia: ieri 4.203 casi
Il provvedimento in merito alla quarantena fa riflettere visto che la situazione dei contagi in Francia al momento non tende a diminuire. Inoltre, la Francia è stata costretta a chiudere molte scuole tre giorni dopo la riapertura a causa di troppi casi di Covid.
La Francia ha fatto registrare nella giornata di ieri 4.203 nuovi contagi di coronavirus e 25 decessi. Il tasso di positività al test si è attestato al 5,1%, un dato che è cresciuto in modo vertiginoso da metà agosto. In totale, 30.726 persone sono morte dall’inizio dell’epidemia.
Il plauso del mondo dell’imprenditoria
Il mondo dell’imprenditoria ha accolto con soddisfazione l’iniziativa del Governo francese di dimezzare il periodo di quarantena. “Sarebbe una piccola boccata d’ossigeno per le aziende in termini organizzativi. Sarebbe benvenuto”, ha ammesso il presidente della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese (Cpme), Francois Asselin, intervistato da Franceinfo Tv. Asselin spera, in particolare, che si “possa accorciare questo periodo di quattordici giorni, perché abbiamo problemi organizzativi in molte piccole imprese”. “Credo che intorno ai sette giorni sarebbe un periodo ragionevole”.