Coronavirus, ecco perchè potrebbe indebolirsi con l’arrivo dell’estate

Che ruolo potrebbero avere l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature nella diffusione del coronavirus? Sebbene sia da escludere, come ribadito più volte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che il virus possa essere neutralizzato dalle alte temperature, è probabile che con la stagione estiva possa indebolirsi. Ma potrebbe non essere il caldo, inteso come alte temperature, a ridurne l’impatto, bensì i raggi ultravioletti prodotti dal sole.

A sostenerlo è Vincenzo Bruzzese, direttore Uoc Medicina interna e Rete Reumatologica del Presidio Nuovo Regina Margherita a Roma, che ha cercato di fare chiarezza sul tema, ribadendo come il caldo sia in grado di uccidere i virus in generale a una temperatura intorno ai 90 gradi centigradi. Ragion per cui è “evidente che le temperature estive non possano uccidere il virus”. “Non è il caldo che influenza il ciclo vitale del virus, ma sono i raggi ultravioletti del sole che destabilizzano il virus. Tutti i virus ed in particolare i coronavirus sono sensibili ai raggi UVB del sole”, dichiara l’esperto.

Bruzzese: “Ci dobbiamo aspettare un calo notevole dei contagi in estate”

I raggi UVB emessi dal sole in estate possono destabilizzare la struttura del coronavirus e influenzare il suo ciclo vitale, rendendolo meno contagioso e virulento”, sostiene Bruzzese, secondo il quale con la bella stagione si assisterà a un notevole calo dei contagi da coronavirus. “Ci dobbiamo aspettare in questi mesi estivi una malattia diversa, meno aggressiva e con meno complicazioni. Sarà inoltre inverosimile, durante il periodo estivo, una seconda ondata di contagio”, che secondo l’esperto potrebbe verificarsi eventualmente dopo il mese di ottobre, quando diminuirà l’irradiazione solare e conseguentemente l’azione dei raggi UVB.

Ragion per cui è necessario mantenere “la massima allerta anche in questo periodo estivo, ed essere prudenti nello smantellare presidi ed ospedali Covid”. E ancora: “La speranza è che il coronavirus, come è successo per la Sars, dopo l’estate perda il suo potere di contagiosità e di aggressività”, aggiunge l’esperto.

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