Coronavirus, Arcuri: “App ‘Immuni’ pronta a fine maggio”

“Immuni”, l’applicazione di tracciamento scelta dal Governo italiano per monitorare i contagi da coronavirus, dovrebbe essere pronta entro fine maggio. A riferirlo è il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in un’audizione alla Commissione Trasporti e telecomunicazioni, nel corso della quale ha precisato che la piattaforma sarà utile solo se si riuscirà ad accelerare l’esecuzione dei tamponi, necessari per rivelare l’eventuale positività al coronavirus.

A cavallo della fine del mese l’App sarà pronta per essere utilizzata”, ha dichiarato Arcuri, precisando che si tratta di una sua previsione e che eventuali conferme delle tempistiche del suo rilascio dovranno essere annunciate da altri “interlocutori”.

Arcuri: “Dobbiamo fare molti più tamponi”

Dobbiamo fare molti più tamponi, io devo mettere in condizioni le Regioni di farli“, ha aggiunto il commissario per l’emergenza, ribadendo che Immuni aiuterà a monitorare i contagi da coronavirus nella Penisola se “il tempo di attraversamento (dall’alert al tampone) sarà accorciato e se ad essa si accompagnerà la somministrazione dell’unico agente per individuare un individuo contagiato, che è il tampone”. Fino ad ora, sono stati distribuiti ai sistemi sanitari regionali 3,7 milioni di tamponi e “nelle prossime settimane daremo altri 5 milioni di tamponi, che sono stati già acquisiti”, ha precisato Arcuri, sottolineando che spetterà poi alle Regioni eseguire tempestivamente i tamponi ai cittadini.

Coronavirus e Immuni: come funziona l’app

L’app ha il fine di rendere più veloce e certa la natura e la dimensione dei contagi. Se non si fa subito un tampone Immuni non consegue il risultato per cui è stata pensata“, ha spiegato Arcuri.
Immuni, infatti, avvertirà gli utenti che sono stati per più di 15 minuti a contatto ravvicinato con un paziente positivo al coronavirus negli ultimi 14 giorni. Come intuibile, la segnalazione è possibile solo se entrambi i soggetti hanno scaricato sul proprio smartphone l’app di contact tracing.
Quando l’app dà un alert a un device, il ricevitore della notifica deve attivarsi e se il sistema sanitario regionale non è in grado di sottoporlo in fretta un tampone, non ha fatto il suo lavoro e nessuno di noi lo ha fatto”, ha aggiunto il commissario per l’emergenza. “Entro il 31 dicembre 2020 tutti i dati personali trattati per la App di contact tracing saranno cancellati o resi definitivamente anonimi”.

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