Campagna vaccinale: il piano con la Protezione Civile

La campagna vaccinale prosegue in Italia, tra ritardi nelle consegne e un calo dei casi tra over 80 e personale sanitario, i primi ad essersi sottoposti alla vaccinazione contro Covid-19. Per accelerare ulteriormente la campagna, da fine marzo sarà coinvolta anche la Protezione Civile. A scriverlo è il Corriere della Sera, presentando il possibile piano vaccinale della PC.

Sarebbero diverse migliaia i sanitari e i medici che andrebbero così ad affiancare quelli della Regione per una prosecuzione ottimale della campagna vaccinale.

L’obiettivo per la campagna vaccinale: 600mila dosi al giorno

Obiettivo è quello di moltiplicare di 5 o 6 volte l’attuale media di vaccinazione. Quello che si auspicano, con il coinvolgimento della Protezione Civile, è di riuscire a somministrare oltre 600mila dosi al giorno. Quindi, circa 19 milioni di dosi al mese.

Inoltre, l’aiuto fornito dalla Protezione Civile nella campagna vaccinale dovrebbe servire anche a rendere più omogenea in tutta Italia la velocità dei piani di prevenzione.

La Protezione Civile dovrà creare dei portali per favorire le prenotazioni per i vaccini

Per far sì che tutto ciò funzioni, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la Protezione Civile, guidata dal nuovo capo Fabrizio Curcio, dovrebbe aprire diversi portali per garantire che tutti riescano a prendere appuntamento. Inoltre, si dovrebbe superare la divisione in categorie professionali e fasce d’età. Così si procederebbe nel modo più veloce possibile e puntare al maggior numero di vaccinazioni.

Fino a questo momento la Protezione Civile non ha avuto alcun ruolo nella campagna vaccinale. Secondo il premier Mario Draghi questo è stato un errore del precedente Governo.

Secondo l’ultimo report disponibile sul sito del Governo, aggiornato alle 8 di oggi, domenica 28 febbraio, in Italia sono state somministrate poco più di 4,2 milioni di dosi di vaccino. Se invece si guarda a coloro che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose, nel nostro Paese ad oggi sono più di 1,3 milioni.

Se la Protezione Civile dovesse davvero entrare nel “flusso” della campagna vaccinale, potrebbe riuscire a dare una svolta alle vaccinazioni, riuscendo a ridisegnare e modificare al meglio i piani vaccinali delle singole Regioni.

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