AstraZeneca, Locatelli: “Cogliere
i segnali che possono allertare”

“Vi è in queste ore un’attenzione suprema per cogliere tutti i segnali che possono allertare su eventuali effetti collaterali che portino a considerare dei cambiamenti di indicazione”. Sono le parole espresse a Rainews24 da parte del coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, su AstraZeneca. Dichiarazioni che in qualche modo mettono in guardia sugli Open day che si stanno svolgendo tra i giovani. “Il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età e particolarmente favorevole sopra questa soglia”. Secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità, è necessaria una “riflessione” sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca ai giovani. In Italia, il vaccino è raccomandato agli over 60.

Il caso della giovane colpita da trombosi

L’ulteriore riflessione su AstraZeneca, dice Locatelli, si rende necessaria soprattutto dopo il caso di trombosi individuato recentemente: una ragazza di 18 anni è in condizioni gravi. In precedenza, le era stato somministrato il vaccino. Il 3 giugno si era recata in pronto soccorso accusando cefalea e fotofobia. È stata sottoposta ad esami: tac cerebrale ed esame neurologico entrambi negativi. Era stata dimessa con la raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni. Il 5 giugno era tornata in pronto soccorso con deficit motori a un emi-lato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia del San Martino, dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici.

Locatelli e AstraZeneca: “Ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico”

“Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e il mio affetto per quanto accaduto”, sottolinea Franco Locatelli, “pone un’ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico, in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione. Insomma, dopo tante peripezie passate attraverso i vari responsi dell’Ema, il vaccino AstraZeneca sembra non riuscire a trovare completa pace.

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