AstraZeneca, l’Ema ribadisce:
“I benefici superano i rischi”

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I benefici del vaccino Astrazeneca “superano i rischi”, ribadisce l’Ema in una nota al termine della sua valutazione. Gli eventi rari di trombosi cerebrale sono “effetti collaterali molto rari”. Tuttavia le “informazioni” del bugiardino del vaccino di AstraZeneca sui rari casi di coaguli sangue saranno aggiornate e saranno diffusi “avvisi”.

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Altra conferenza stampa cruciale ad Amsterdam, dopo quella dello scorso 18 marzo, da parte dell’Ema sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca, ora chiamato Vaxzevria. Dopo la sua sospensione momentanea avvenuta tre settimane fa e subito ripresa in (quasi) tutta Europa, l’Agenzia Europea del Farmaco ha oggi comunicato solamente una correlazione (e non un rapporto causa-effetto) verificata in alcune persone che hanno meno di 60 anni, a due settimane dalla prima dose del vaccino. Di fatto però, al momento, l’Ema da deciso di non dare alcuna raccomandazione specifica di restrizioni sull’utilizzo in base all’età.

Il caso del Regno Unito

Pochi giorni fa Francia e Germania alla luce dei dati, ancora non confermatissimi, secondo i quali nel Regno Unito e nell’Ue si siano registrati 76 casi di trombosi venosa celebrale su più di 25 milioni di vaccinati, avevano deciso di limitarne l’uso ai soli over 60. Oggi alle ore 18 si terrà una riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri della Salute dell’Ue. Si discuterà delle campagne vaccinali alla luce della nuova decisione della commissione di valutazione del rischio (Prac) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sul vaccino di AstraZeneca.

Nel frattempo, proprio nelle ultime ore l’organo consultivo del Regno Unito ha raccomandato di offrire un vaccino diverso alle persone con meno di 30 anni. Anche la Mhra, l’autorità britannica del farmaco, ha comunque ribadito che al momento non è provato un rapporto di causa-effetto.

Le conseguenze in Italia dopo il responso dell’Ema su AstraZeneca

Ora anche l’Italia potrà agire di conseguenza dopo questa ulteriore comunicazione dell’Ema su AstraZeneca. Il governo Draghi potrebbe decidere di destinare le dosi del vaccino agli over 65, riservando a tutti gli altri, invece, le dosi del vaccino Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson. Vaccinare con AstraZeneca gli over 65 sarebbe l’esatto opposto dello schema di partenza, quando AstraZeneca era riservato ai meno anziani.

Si porrebbe eventualmente un problema, però: riguarda i richiami per il personale scolastico e le forze armate. Al 2 aprile ad avere avuto due dosi di AstraZeneca era stata una percentuale sotto l’1% di docenti e Ata. Servirà un pronunciamento dell’Aifa, ma è possibile che chi ha ricevuto la prima somministrazione senza reazioni avverse potrà sottoporsi anche al richiamo.

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