Le dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd hanno colto alla sprovvista tutti i dirigenti e i parlamentari del Pd, nessuno dei quali era stato avvertito della decisione. Enrico Letta, in particolare, ha ammesso di essere rimasto colpito da questo cambiamento inatteso. “Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell’assemblea”, ha affermato Matteo Ricci, coordinatore dei sindaci del Pd e presidente di Autonomie locali italiane (Ali). “Non si può delegittimare ogni volta il leader di turno, men che meno in questa fase di crisi sanitaria ed economica. Le beghe interne avrebbero dovuto essere relegate sullo sfondo, invece hanno prevalso sui temi e sulle scelte strategiche, sulle grandi sfide del futuro. Il Pd parli al Paese discutendo profilo, identità e missione nel nuovo governo Draghi”, ha aggiunto.
Pd, D’Elia: “Degrado interno, Zingaretti ne ha tratto conseguenze”
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Anche Cecilia D’Elia, la coordinatrice della conferenza delle donne democratiche, ha parlato delle dimissioni di Zingaretti. “Di fronte al degrado del dibattito interno e alla discussione tutta sul potere il segretario ne ha tratto le conseguenze, compiendo un gesto politico di grande responsabilità e generosità. Zingaretti ha ereditato due anni fa un Pd morto, isolato, che usciva da una competizione elettorale in cui si era affermato il nuovo bipolarismo M5s-Lega. Lo stesso Zingaretti ci aveva spinto in una discussione sul partito”.
Salvini: “Dimissioni Zingaretti? Spero non sia un problema per l’esecutivo”
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“Zingaretti? Spero non sia un problema per il Governo perché di tutto abbiamo bisogno fuorché casini politici“. Così Matteo Salvini, leader della Lega, uscendo dal Senato. “Se ho incontrato Renzi? No, ho incontrato la Presidente Casellati. Ci sono alcune cose da sistemare in Senato. Dimissioni di ZIngaretti? Io sono stato al Mef e al Mise per occuparmi di cartelle esattoriali. Non mi occupo di dimissioni. Vaccini? Metto a disposizioni proposte. Se l’India mette a disposizioni dei vaccini ben venga. Se li compriamo in India o in Israele non mi cambia molto“, ha concluso.
Zanda: “Le dimissioni devono essere respinte all’unanimità”
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Per il senatore del Pd Luigi Zanda le dimissioni di Zingaretti devono essere respinte. “No, non mi aspettavo le dimissioni di Zingaretti. Io penso che dovranno essere respinte all’unanimità dall’assemblea. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro da segretario in una fase difficilissima della storia d’Italia. Ha tenuto il partito e ha consentito la governabilità del Paese. Penso che le sue dimissioni debbano essere respinte dall’assemblea“.
Orlando: “Unitariamente bisogna chiedergli di ripensarci”
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Anche Andrea Orlando, il ministro del Lavoro, è sulla stessa lunghezza d’onda di Zanda. “È comprensibile l’amarezza del segretario Zingaretti. La sua scelta implica e richiede uno scatto ed una risposta unitaria. Credo che unitariamente bisogna chiedere di ripensarci. Il Pd aveva bisogno di un punto di riferimento per le sfide che abbiamo di fronte, quindi va rilanciato l’appello dei segretari di circolo e dei militanti. Tutti dobbiamo fare in modo che questo possa avvenire“.
Conte: “Mi dispiace per questa decisione sofferta”
L’ex premier Giuseppe Conte ha commentato le dimissioni di Zingaretti su Facebook, scrivendo che non lo “lasciano indifferente”. “Seguo con rispetto e non intendo commentare le dinamiche di vita interna del Partito Democratico. Ma rimango dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta. Non avevo avuto occasione, prima della formazione del governo precedente, di conoscerlo. Successivamente, ho avuto la possibilità di confrontarmi con lui molto spesso, in particolare dopo lo scoppio della pandemia. Ho così conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività“, ha concluso.