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Il nuovo Decreto Sicurezza raccoglie l’approvazione di Nicola Zingaretti, segretario del Pd e Presidente della Regione Lazio, intervenuto a margine della presentazione del V rapporto sulle Mafie nel Lazio. Occasione in cui si è soffermato sull’operato del governo.
Zingaretti e il ruolo del Pd nel Decreto Sicurezza
“Credo – afferma a proposito del Decreto Sicurezza – sia un bell’obiettivo nel nome della sicurezza, della legalità e dell’umanità. Non è vero che questi concetti debbano vivere in contrapposizione. Possono vivere insieme. Ed è un bene che si sia raggiunto questo obiettivo, anche se dopo una lunga discussione“. E il segretario del Pd rivendica il ruolo del suo partito nel raggiungimento di questo obiettivo: “Tutto ciò dimostra quanto è importante non mollare mai. E quanto è importante garantire a questo Paese un Governo che fa le cose“, ha infatti aggiunto Zingaretti.
C’è anche un richiamo alla battaglia sullo Ius Culturae: “In Parlamento il Partito Democratico rappresenta il 14%. Lo Ius Culturae è uno dei nostri punti di battaglia, intorno a cui bisognerà costruire una maggioranza parlamentare. I capigruppo sia al Senato che alla Camera sono impegnati su questo. Io mi auguro che questa battaglia raccolga un grande consenso del Paese. E penso che andrà così“.
Come contrastare le mafie in epoca di Covid
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Il suo intervento giunge nel corso della presentazione del V rapporto sulle Mafie nel Lazio, perciò Zingaretti si occupa anche di mafia. E di come la criminalità organizzata ha trovato terreno fertile in questi mesi: “La crisi Covid già ci ha posto un problema enorme nella piccola e media impresa fragile, che può cadere di fronte alla forza del ricatto della liquidità. Noi come Regione abbiamo il bando aperto a fondo perduto per le vittime di usura. Una grande conquista, ma possiamo dire a chi ha bisogno di soldi perché non ce la fa più che lo Stato mette a disposizione gratuitamente dei fondi e si apre un percorso di recupero. Dobbiamo mettere al riparo dalle mafie le nuove risorse europee“.
“C’è la percezione a volte di essere assediati – aggiunge Zingaretti –. In ogni luogo in cui ci sono soldi pubblici, qualcuno vuole metterci le mani sopra. Dovremo fare azioni di contrasto alla criminalità sui fondi europei, con protocolli affinché non si attivi il controllo solo dopo la denuncia del malaffare. La lotta alle mafie sia al centro dell’agenda politica. Il messaggio che vogliamo dare è che a Roma, nella nostra regione, non possono esserci zone occupate dalle mafie. Tutti insieme dobbiamo collaborare per risvegliare principio civico“.