Dopo l’ok da parte dell’Ema alla ripresa della somministrazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca, arriva un’altra buona notizia per la compagna vaccinale in Italia. Tra qualche giorno verrà stipulato il primo accordo con l’Istituto Spallanzani di Roma per la sperimentazione, in forma scientifica, del vaccino Sputnik V.
Ad annunciarlo Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che ha confermato l’accordo “in attesa ovviamente dell’autorizzazione formale dell’Ema per quanto riguarda lo studio sulle varianti”.
Durante la sua vita all’hub vaccinale dell’Auditorium, il presidente di Regione ha detto: “Questa è un’altra buona notizia che ci permette di fare un salto in avanti rispetto alla necessità di approvvigionamento dei vaccini”.
“Se sarà approvato, probabilmente dopo giugno, potremo consegnare 100 milioni di dosi a 50 milioni di persone nell’UE entro tre, quattro mesi”, ha detto Kirill Dmitriev, ad del Fondo russo di investimenti diretti, al quotidiano tedesco Berlin Zeitung.
E ha spiegato che, al momento, si aspetta la delegazione dell’Ema. La speranza è quella che “la decisione sullo Sputnik V sia puramente scientifica, non politica”. Così, Dmietriv ha confermato al quotidiano tedesco che Mosca ha già messo a punto i piani per produrre il vaccino in diversi Paesi europei, tra cui la Germania e l’Italia.
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Un’altra notizia positiva, come spiegato da Zingaretti, arriva dalla somministrazione dei vaccini AstraZeneca. Il presidente della Regione Lazio ha infatti spiegato che: “La notizia positiva è che registriamo per fortuna una grandissima adesione alla vaccinazione anche con AstraZeneca”.
“È una notizia positiva supportata anche da un grande sforzo organizzativo che ci ha permesso di ricontattare tutti i 14mila che avevano saltato il vaccino bloccato dall’Ema”.
Inoltre, Zingaretti ha spiegato che il dato più importante è quello che riguarda gli over 80, dove l’80% è stato vaccinato e messo così in sicurezza. “Questo vuol dire che funziona la scelta fatta di mettere in sicurezza soprattutto chi rischiava la vita: i nostri anziani. Presto potremo dire che tutti gli over 80 che avevano prenotato nel Lazio saranno vaccinati”.
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“Sul certificato vaccinale il Lazio è la prima Regione italiana a popolare il fascicolo sanitario elettronico del singolo utente. In questo certificato di natura sanitaria dove ci sono i dati anagrafici, la prima e la seconda somministrazione, il tipo di vaccino e il numero del lotto del vaccino”. A dirlo è Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità.
“È un attestato di natura sanitaria. Poi le modalità e che cosa si vorrà fare di questo certificato, a livello europeo e nazionale, lo stabiliranno gli organi competenti”, ha concluso D’Amato.
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