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“Guardando ai dati della commissione di inchiesta sui femminicidi in Senato ci rendiamo conto che è una barbarie“. Così esordisce la ministra della Giustizia Marta Cartabia al convegno svolto in Senato in occasione del 25 novembre. “C’è bisogno di una rivoluzione di fondo culturale, formazione delle forze dell’ordine, consapevolezza e modifiche delle procedure penali e civili. Promuovere giornate come quella di domani volta al contrasto della violenza sulle donne è importante per raggiungere più consapevolezza. Bisogna restare vigili“ conclude la ministra della Giustizia.
Violenza, Lamorgese: “Bisogna lavorare ancora”
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“Dalla firma della convenzione di Istanbul ad oggi, in 10 anni è stato fatto tanto. Le norme ci sono, la disciplina è abbastanza composita. Ma ha bisogno di ritocchi e di essere applicata con un maggior coordinamento tra tutte le istituzioni“. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al convegno presentato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. La ministra ha sottolineato come “accanto a prassi ed esperienze positive, il sistema di prevenzione e contrasto evidenzi ancora alcuni aspetti di criticità, ravvisabili talvolta in una sottovalutazione della violenza di cui la donna può essere vittima e nella difficoltà di riconoscere con tempestività i segnali di una possibile violenza” e anche “nell’assenza di un sistema integrato di coordinamento e collaborazione“.
Donne, Bonetti: “Nella solitudine delle vittime si insinua la negazione della loro libertà”
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“Non c’è libertà nella violenza, quando le donne non sono libere non sono libere di denunciare, di sperare e liberare i propri figli dalla violenza. Nella solitudine delle vittime si insinua la negazione più alta della loro libertà, allora c’è bisogno di rafforzare le reti che sappiano cogliere e proteggerle. Il grido di violenza delle vittime ha sollecitato una grande responsabilità collettiva, credo che qui sia nata la volontà di dare seguito a una ulteriore valutazione del ruolo delle Istituzioni nella protezione di queste donne“. Così commenta la ministra per le pari opportunità Elena Bonetti al Senato.
Casellati: “La più tragica mattanza del mondo contemporaneo”
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Anche Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidentessa del Senato della Repubblica, ha dedicato un pensiero alle donne vittime di violenza. “Palazzo Madama si è fermato a riflettere su quella che è la più tragica mattanza del mondo contemporaneo – ha detto a margine dell’evento ‘Il grido delle donne’, tenutosi proprio al Senato -. Dall’inizio dell’anno ci sono stati più di 100 femminicidi. Ma questo è solo la punta dell’iceberg perché ci sono tantissime donne vittime di violenze all’interno delle mura domestiche, violenze scambiate per atti d’amore, coperte dal silenzio e dalla paura“.
“Siamo qui – ha aggiunto Casellati – per sostenere queste donne in questo loro dolore e sofferenza, siamo una comunità che deve dare supporto per dire no alla violenza sulle donne”.