Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio, ha firmato il nuovo Dpcm, che resterà in vigore da oggi, sabato 16 gennaio, fino al 5 marzo. Il decreto ha prorogato lo stato di emergenza al 30 aprile e introdotto varie misure. La principale novità riguarda gli spostamenti tra le regioni che, fino al 15 febbraio, saranno vietati anche nelle zone gialle. Nelle regioni rosse e arancioni resta il divieto degli spostamenti da un comune all’altro. Per quanto riguarda i viaggi, è prevista la ripresa delle crociere. Per tornare in Italia da un Paese dell’Unione europea è sufficiente un test negativo.
Il nuovo Dpcm conferma la possibilità di andare a trovare amici e parenti, in massimo due persone (eventualmente accompagnate da minori i 14 anni o disabili), anche nelle zone rosse. Tale spostamento è consentito, una sola volta al giorno, nell’ambito del territorio comunale e deve essere fatto nella fascia oraria compresa tra le 5:00 e le 22:00. Il decreto prevede anche la possibilità, per chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, di “spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km al confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia”.
Nelle zone rosse e arancioni, ai bar e alle attività che vendono bevande e alcolici sarà vietata la vendita da asporto dopo le 18:00. I locali potranno comunque continuare a effettuare le consegne a domicilio. Nelle zone gialle, inoltre, sarà possibile sedere al tavolo fino a un massimo di quattro persone.
Fino al 15 febbraio 2021, gli impianti sciistici resteranno chiusi. Dopodiché, la loro riapertura dipenderà dall’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle provincie autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e assembramenti.
Il nuovo Dpcm prevede che dal 18 gennaio gli studenti delle scuole superiori torneranno a seguire le lezioni in presenza al 50% (e fino al 75%). Tuttavia, viste le zone rosse e le difficoltà per organizzare turni e trasporti, da dopodomani saranno solo i liceali di Lazio, Molise, Piemonte ed Emilia Romagna a tornare in classe.
Per quanto riguarda le università, il nuovo Dpcm stabilisce che “in base all’andamento del quadro epidemiologico” gli atenei “predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza”. Un’eccezione viene fatta per le attività che “devono necessariamente svolgersi in presenza”.
Mentre i cinema e i teatri restano chiusi in tutta Italia, nelle zone gialle riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura. Questi luoghi potranno restare aperti al pubblico dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati.
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