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“Penso che l’orizzonte che abbiamo sia di convivenza, di resistenza, da non sottovalutare. L’arrivo di un vaccino sicuro ed efficace credo richiederà alcuni mesi nella migliore della ipotesi”. Con queste parole, pronunciate in audizione al Senato, il ministro della Salute Roberto Speranza ha voluto sottolineare la necessità, da parte di tutti gli italiani, di essere prudenti nella lotta al Covid-19, tutt’altro che conclusa. Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa ha anche parlato dell’inevitabile intreccio fra la salvaguardia della salute e la necessità di rinnovare il sistema sanitario, mostrando un cauto ottimismo.
“Questa battaglia la vinceremo ma abbiamo davanti un periodo di resistenza in cui le armi sono quelle che abbiamo conosciuto negli ultimi mesi – ha aggiunto Speranza -. Sui test si stanno facendo grandi risultati, più rapidi, migliori. Oggi noi siamo guardati con attenzione ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra”.
“Chiaro che avere numeri inferiori ci aiuta ma la battaglia non è vinta – ha poi aggiunto -. Noi continueremo a prendere misure ma andranno ponderate momento per momento in relazione alla fase che stiamo vivendo. Monitoreremo ogni singolo territorio”.
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Il ministro ha parlato non solo della questione vaccino, ma anche delle risorse economiche che saranno messe in campo per rinnovare il sistema della sanità pubblica. “L’opportunità reale è che noi che avevamo già bisogno di una riforma del sistema sanitario nazionale e ora la possiamo fare con una fase espansiva – ha affermato -. Oggi arriviamo a 120 miliardi, quando sono diventato ministro eravamo a 114. Qualche tempo fa nessuno ci avrebbe creduto che 6 miliardi di fondo sarebbero arrivati in 6-8 mesi. In più ci sono i 4 miliardi già messi in campo. Noi mettiamo 10 miliardi in pochi mesi”.
“La sfida è molto interessante e dobbiamo tenerla il più lontano possible dal libro dei sogni – ha però ammonito Speranza -. Da dove vengono le risorse? Da ovunque esse vengano per me sono benvenute”.
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Le risorse economiche serviranno per mettere in pratica l’idea di riforma del Sistema sanitario nazionale. “La mia opinione è che vincere la battaglia puntando sulla sicurezza sanitaria sia la precondizione per giocare la partita dello sviluppo economico – ha spiegato il ministro -. Siamo più forti nel rilancio del Paese se la mattonella di partenza è avere un Servizio sanitario nazionale adeguato”.
“Il piano si basa su cinque assi fondamentali: tre assi verticali – territorio e sanità di prossimità, ospedali in rete, salute e ambiente – e tre assi trasversali – conoscenza per la salute e innovazione digitale” ha poi concluso Speranza.
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