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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è presentata al Parlamento Europeo con un’ospite d’eccezione, Bebe Vio, oro paraolimpico nel fioretto a Tokyo, accolta da un lungo e caloroso applauso. “Oggi ho invitato qui da noi un’ospite d’onore. Molti di voi la conosceranno: è un’atleta che ha vinto la medaglia d’oro per l’Italia e quest’estate ha conquistato il mio cuore“, ha esordito la presidente.
“Quello che però forse non sapete è che, soltanto ad aprile, le era stato detto che era in pericolo di vita. Ha subìto un’operazione, ha lottato, si è ripresa. E appena 119 giorni dopo aver lasciato l’ospedale ha conquistato una medaglia alle Paralimpiadi“, ha proseguito von der Leyen.
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“La sua storia è l’emblema di una rinascita contro ogni aspettativa. È l’immagine della sua generazione: una leader e una sostenitrice delle cause in cui crede, che è riuscita a raggiungere tutto questo rimanendo fedele alla sua convinzione secondo cui, se sembra impossibile, allora si può fare – ha aggiunto –. Facciamoci dunque ispirare da Bebe e da tutti i giovani che cambiano la nostra percezione di ciò che è possibile”.
Von der Leyen: “Anima in ciò che facciamo, supereremo la prova”
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Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione ha detto: “Se volgo lo sguardo all’anno trascorso e se osservo lo stato dell’UE attuale, vedo un’anima forte in tutto quello che facciamo. Nella più grande crisi sanitaria mondiale degli ultimi cento anni, abbiamo scelto di agire insieme e così ogni regione d’Europa ha avuto le medesime possibilità di accesso ai vaccini salva-vita”.
“Nella più grave crisi economica mondiale degli ultimi decenni, abbiamo scelto di agire insieme, con ‘Next Generation EU’. Nella più ardua crisi planetaria della storia, abbiamo scelto nuovamente di agire insieme, con il Green Deal europeo“, ha proseguito.
“Abbiamo fatto tutto questo insieme: possiamo esserne fieri. Anche il prossimo anno la nostra forza di carattere sarà messa a dura prova. Ma sono convinta che proprio nel momento in cui siamo messi alla prova il nostro spirito esprime tutta la sua forza luminosa – ha aggiunto von der Leyen -. Osservando la nostra Unione, so per certo che l’Europa supererà la prova“.
“Afghanistan? Sosteniamo persone nel Paese e in quelli vicini”
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In merito alla situazione in Afghanistan, “tengo a sottolineare che siamo a fianco del popolo afgano: donne e bambini, procuratori, giornalisti e difensori dei diritti umani. Il mio pensiero va in particolare alle donne giudice che al momento devono nascondersi dagli uomini che avevano incarcerato: donne che si trovano a rischio per aver dato il loro contributo alla giustizia e allo stato di diritto“.
“È nostro dovere sostenerle e coordinare i nostri sforzi con gli Stati membri per metterle in sicurezza. Dobbiamo inoltre continuare a sostenere tutti gli afgani che si trovano nel loro Paese e nei Paesi vicini. Dobbiamo fare tutto il possibile per scongiurare il rischio reale di una grave carestia e di una catastrofe umanitaria – ha concluso von der Leyen -. Faremo la nostra parte. Aumenteremo gli aiuti umanitari per gli afghani di 100 milioni di euro”.
“L’Europa deve avere la volontà di fare di più in autonomia”
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“L’Europa può, e dovrebbe, essere in grado e avere la volontà di fare di più in autonomia. Ma se vogliamo fare di più, dobbiamo innanzitutto spiegare perché. Ritengo si possano abbozzare tre grandi categorie di motivi. In primo luogo, dobbiamo garantire stabilità nel nostro vicinato e nelle diverse regioni – ha sottolineato ancora nel suo discorso -. In secondo luogo, la natura delle minacce che ci troviamo ad affrontare sta evolvendo rapidamente”.
Ad esempio, “dagli attacchi ibridi o informatici alla crescente corsa agli armamenti nello spazio. In terzo luogo, l’Unione europea è un garante della sicurezza unico nel suo genere. Vi saranno missioni in cui la Nato o l’Onu non saranno presenti, ma a cui l’Ue dovrebbe partecipare. Ma ciò di cui abbiamo bisogno è l’Unione europea della difesa“, ha ribadito.
Clima, von der Leyen: “
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Infine, Ursula von der Leyen si è soffermata sull’argomento del clima. “Nel mio discorso dell’anno scorso ho annunciato il nostro obiettivo di una riduzione di almeno il 55% delle emissioni entro il 2030. Da allora, abbiamo trasformato i nostri obiettivi climatici in obblighi giuridici. L’Europa può fare molto per il cambiamento climatico. Sono orgogliosa di annunciare oggi che l’Ue raddoppierà i finanziamenti per la biodiversità per i Paesi extraeuropei”.
“Ma l’Europa non può agire da sola. La Cop26 di Glasgow sarà il momento della verità per la comunità mondiale. Le principali potenze economiche, dagli Stati Uniti al Giappone, hanno stabilito obiettivi ambiziosi per conseguire la neutralità climatica nel 2050 o poco dopo. Questi obiettivi devono ora essere sostenuti da progetti concreti che siano pronti per Glasgow. Perché con gli impegni attuali per il 2030 non potremo raggiungere l’obiettivo di limitare a 1,5°C il riscaldamento globale”, ha concluso.