Si era tornati a parlare di Mario Draghi giorni fa dopo l’articolo apparso sull’Economist in cui l’ex presidente del Consiglio lanciava l’allarme sulle sorti dell’Europa e ammoniva quanti vorrebbero cedere alla tentazione di tornare alle vecchie regole del gioco, quando non c’erano la pandemia e la guerra in Ucraina. Ieri il ritorno in campo ufficiale di “Super Mario”, arruolato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen per realizzare un’analisi sul “futuro della competitività europea”.
L’annuncio la numero uno dell’esecutivo comunitario lo ha dato durante il suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione in plenaria al Parlamento europeo, in cui ha delineato le grandi sfide che attendono il vecchio Continente: lavoro, inflazione e contesto imprenditoriale.
L’ex capo della Bce ha accettato l’incarico alimentando il dibattito in vista delle elezioni Europee del 2024: un’investitura allo scranno più alto della Commissione Ue oppure un tentativo di “neutralizzare” un rivale di peso? In realtà sembra proprio che Draghi sia fuori dalla corsa per la guida dell’esecutivo comunitario e che sia già maturato il consenso attorno alla riconferma di von der Leyer.
Nel discorso sullo stato dell’Unione del 2023 la presidente della Commissione europea ha passato in rassegna priorità e iniziative per il prossimo anno, senza trascurare i successi e i risultati ottenuti dall’Unione europea negli ultimi anni.
“Queste tre sfide – lavoro, inflazione e contesto imprenditoriale – arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita. Dobbiamo quindi guardare più avanti e definire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi – una delle più grandi menti economiche europee – di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. Perché l’Europa farà “what ever it take” per mantenere il suo vantaggio competitivo”, ha detto von der Leyen all’Eurocamera.
La prima sfida che deve affrontare l’Unione europea è ”riguarda il nostro mercato del lavoro” con “milioni di persone in cerca di lavoro e milioni di posti di lavoro che cercano persone. La carenza di manodopera e competenze sta raggiungendo livelli record”. Allo stesso tempo “milioni di genitori – soprattutto madri – faticano a conciliare lavoro e famiglia, perché non esistono servizi di assistenza all’infanzia. E 8 milioni di giovani non hanno né lavoro né istruzione né formazione”.
Questo è “anche uno degli ostacoli più significativi per la nostra competitività. Perché la carenza di manodopera ostacola la capacità di innovare, crescere e prosperare. Dobbiamo quindi migliorare l’accesso al mercato del lavoro. Soprattutto per i giovani, per le donne. E abbiamo bisogno di una migrazione qualificata”.
Quanto alla seconda sfida, l’inflazione, la Banca centrale europea sta “lavorando duramente per tenere sotto controllo” l’aumento dei prezzi. “Sappiamo che il ritorno all’obiettivo di medio termine della Bce richiederà del tempo” ha detto von der Leyen mettendo in evidenza la “grande sfida economica” dell’inflazione “persistentemente elevata”. E “la buona notizia è che l’Europa ha iniziato a ridurre i prezzi dell’energia”.
“La terza sfida per le aziende europee riguarda la semplificazione delle attività imprenditoriali”, ha detto la presidente. “Ecco perché, entro la fine dell’anno, nomineremo un inviato Ue per le piccole e medie imprese”. E “il mese prossimo presenteremo le prime proposte legislative per ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione a livello europeo”.
“Sul Green Deal europeo manteniamo la rotta. Rimaniamo ambiziosi. Manteniamo la nostra strategia di crescita. E ci impegneremo sempre per una transizione giusta ed equa”, ha detto assicurando che l’Ue continuerà “a sostenere l’industria europea durante questa transizione”.
“Quattro anni fa, il Green Deal europeo è stata la nostra risposta alla chiamata della storia. E quest’estate, la più calda mai registrata in Europa, ce lo ha chiaramente ricordato. La Grecia e la Spagna sono state colpite da devastanti incendi e solo poche settimane dopo hanno subìto nuovamente devastanti inondazioni. E abbiamo visto il caos e la carneficina provocati da condizioni meteorologiche estreme, dalla Slovenia alla Bulgaria e in tutta la nostra Unione. Questa è la realtà di un pianeta in ebollizione”.
“La Commissione sta avviando un’indagine anti-sovvenzioni nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina“, ha annunciato von der Leyen. “I mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi più economiche”, a prezzi “mantenuti artificialmente bassi da ingenti sussidi statali. Questo distorce il nostro mercato”, ha detto von der Leyen. “L’Europa è aperta alla concorrenza. Non per una corsa al ribasso. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali”.
Occorre garantire “sicurezza e umanità”. L’accordo sul Patto asilo e immigrazione “non è mai stato così vicino”. “Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace e compassionevole”, ha detto la presidente della Commissione Ue annunciando una conferenza internazionale sulla lotta al traffico di esseri umani. “Abbiamo firmato un partenariato con la Tunisia che apporta vantaggi reciproci oltre la migrazione: energia, istruzione e sicurezza. E ora vogliamo lavorare su accordi simili con altri Paesi”, ha aggiunto.
“Sono orgogliosa di annunciare che la Commissione proporrà di estendere la nostra protezione temporanea agli ucraini nell’Ue. Il nostro sostegno all’Ucraina continuerà. Solo quest’anno abbiamo fornito 12 miliardi di euro per contribuire al pagamento di salari e pensioni, al funzionamento di ospedali, scuole e altri servizi”. E grazie al regolamento Asap (Act in Support of Ammunition Production) “stiamo incrementando la produzione di munizioni per far fronte alle necessità immediate dell’Ucraina”, ha detto von der Leyen.
“Dobbiamo mostrare nei confronti dell’Africa la stessa unità di intenti che abbiamo dimostrato nei confronti dell’Ucraina. Dobbiamo concentrarci sulla cooperazione con i governi legittimi e le organizzazioni regionali. E dobbiamo sviluppare un partenariato reciprocamente vantaggioso che si concentri su questioni comuni per l’Europa e l’Africa. Per questo motivo, insieme all’Alto rappresentante Joseph Borrell, lavoreremo a un nuovo approccio strategico da portare avanti alla prossima riunione Ue-Unione Africana”, ha detto Ursula von der Leyen.
“So che quest’Aula sostiene la nostra proposta sulla lotta alla violenza contro le donne. Anche qui vorrei che si trasformasse in legge un altro principio fondamentale: No, significa no. Non può esserci vera uguaglianza senza libertà dalla violenza”.
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