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Alla manifestazione per la pace in piazza Santa Croce a Firenze è stata grande la partecipazione delle istituzioni. Era presente anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Bisogna urlare prima di tutto la pace, condannare l’aggressione di Putin, essere vicini al popolo ucraino in tutti i modi, sostenere il popolo russo che si ribella alla guerra. Adottiamo tutte le misure economico-finanziarie che possono essere strumento di pressione duro nei confronti della Russia, mettendoci in testa che bisogna cambiare comportamento di vita individuale su energia, riscaldamento, spostamenti”, ha dichiarato Zingaretti.
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Anche Enrico Letta, il segretario nazionale del Pd, ha preso parte alla manifestazione a Firenze. “Io credo che i paesi dell’Unione debbano tenere presente la richiesta dei cittadini ucraini di essere considerati europei. In seguito all’annessione della Crimea c’è stata un voltafaccia di Putin. Lui faceva parte del G8, era al tavolo insieme alle grandi potenze occidentali. Dal 2014 c’è stato un cambiamento negativo per l’Europa, per tutti noi. Ce lo chiede il nostro popolo di stare uniti”.
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Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, è intervenuto tramite un collegamento video. “Dobbiamo stare insieme nella Comunità europea, è importante per l’Ucraina”, ha dichiarato. Il presidente ha anche ricordato i 79 bambini uccisi durante l’offensiva russa. “Speriamo che il numero si fermi”. Commossa tutta Piazza Santa Croce, gremita di persone e bandiere.
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Andrea Orlando, il ministro del Lavoro, ha parlato delle divisione che si è creata attorno alla scelta di inviare o meno delle armi all’Ucraina. “Credo che sia giusto ascoltare tutte le voci di un grande paese democratico, anche le voci diverse. Ricomporle nella parola d’ordine della pace, della condanna dell’invasione. È questa la cosa più utile per gli ucraini“.
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Sulla questione armi, Carlo Calenda, il segretario di Azione, non ha alcun dubbio. “Bisogna aiutare l’Ucraina con le armi come abbiamo deliberato al parlamento europeo. Non è possibile un’escalation che porti a una guerra globale. Questo non aiuterebbe né gli ucraini né altri. Bisogna nel frattempo continuare a mantenere pressione alla Russia attraverso le sanzioni. C’è bisogno di una posizione molto netta. Non siamo equidistanti e pacifisti nel senso della pace a ogni costo“, ha dichiarato.
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In piazza Santa Croce c’era anche Eugenio Giani, il presidente della Regione Toscana. “Questo è un clima che si sta irradiando in tutta Europa perché la manifestazione di oggi fa parlare di Firenze e della sua vocazione alla pace. I bambini orfani che vengono ospitati qui a Firenze arrivano senza nemmeno un euro in tasca scappando da quei luoghi e sono costretti adattarsi Il 90% dei circa 3 mila profughi in Toscana sono nelle famiglie. Il popolo ucraino è vivo, protagonista dell’Europa di domani”.
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