Matteo Renzi–Carlo Calenda, tregua all’orizzonte? Sentendo il leader di Azione Carlo Calenda, fuori dal Senato, e prima dell’incontro con Italia Viva, sembrerebbe di sì: “Alle Europee quando ci sarà da decidere parleremo con tutti a patto che nessuno abbia avuto atteggiamenti ostili. Documento di Italia Viva? Non l’ho visto. Io spero ci sia un clima collaborativo, quello che era da litigare l’abbiamo litigato. Senza rapporti di fiducia non si può fare una lista alle Europee. Nella vita tutto è possibile, ora serve capire se Italia Viva condivide quello che abbiamo espresso“.
Calenda ha poi proseguito dichiarando: “Abbiamo fatto una lunga discussione stabilendo che i due partiti, in piena autonomia, con l’intenzione di stabilire una leale collaborazione in tempi utili per le Europee, valuteranno con altri soggetti la possibilità di fare una lista unica. Bisogna ristabilire fra di noi un lavoro di collaborazione nei gruppi parlamentari, e poi vedremo col tempo se questa cosa si riuscirà a costruire. Il gruppo parlamentare rimarrà unito. Abbiamo recuperato una piena autonomia politica per cui ognuno deciderà corsa fare, ma la speranza è di riuscire a coinvolgere tutti i soggetti dell’area. Partiamo avvantaggiati dal fatto di avere il gruppo unico con la premessa che ci siano comportamenti corretti fra di noi. Abbiamo fatto la discussione che andava fatta, l’esito per noi è positivo, in linea con le cose che chiedevamo. Dopo un intoppo, questo ci permette di far ognuno il suo percorso vedendo se si riesce a ristabilire un clima di collaborazione per le europee“.
Al termine dell’incontro al Senato è intervenuta anche Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva: “Si riprende il percorso della costruzione di una lista per le europee. Viene meno il veto in cui Carlo Calenda aveva dichiarato apertamente di non voler andare in quella direzione. Si ricostruisce un percorso che sarà faticoso, ma che è nella direzione di andare verso una lista unitaria per le europee. Un altro punto fondamentale che è stato il cuore del nostro ragionamento, è stata una richiesta esplicita a un principio di correttezza e lealtà anche nelle dichiarazioni esterne, precondizione per costruire un clima di serenità. Abbiamo subito parecchi attacchi e ora pare essere in atto una rivisitazione di cui prendiamo atto. Se il percorso delle europee si interrompe, la federazione si interrompe: se non c’è collaborazione, non ha senso tenere i gruppi insieme. Clima tra Renzi e Calenda di grande franchezza, civile e politico. Il documento congiunto presentato da me è stato votato all’unanimità“.
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