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Dopo la conferenza stampa in cui ha parlato dell’argomento Tav e della richiesta, da parte della Regione Piemonte, che il governo individui dei commissari straordinari per sbloccare i cantieri delle grandi opere, il governatore piemontese Alberto Cirio ha precisato alcuni passaggi del suo intervento: “La nostra è una richiesta forte – ha detto – da parte non solo della Regione in quanto istituzione, ma di tutto il mondo economico e produttivo del Piemonte. Il futuro passa attraverso le infrastrutture e non possiamo più aspettare”.
Tav, Asti-Cuneo e Pedemontana tra le grandi opere citate da Cirio
Le richieste del presidente del Piemonte non lasciano spazio a interpretazioni: “Il governo ha annunciato la disponibilità alla nomina dei commissari e di quelle regole speciali che noi invochiamo da tempo: lo faccia, attraverso la nomina di un commissario straordinario per la Tav, per l’Asti-Cuneo e per la Pedemontana, che sono opere strategiche in grado di garantire il futuro del Piemonte”.
“Lo chiedono i piemontesi, non la politica”
Cirio si fa portavoce delle richieste dei settori produttivi della regione da lui amministrata: “Conto sul fatto che non è la politica a dirlo, ma le categorie – ha spiegato –. Oggi c’era qui tutto il mondo delle imprese, dagli artigiani ai commercianti, dagli agricoltori alle industrie, fino ai costruttori. Tutti chiedono che il Piemonte si sblocchi perché è stato fermo per troppi anni”.
“Avevamo annunciato un’altra velocità: il Covid ci ha bloccati per qualche mese ma oggi dobbiamo ripartire. Il governo deve fare la sua parte e il Piemonte, a schiena dritta, lo dirà a gran voce” ha concluso il presidente della Regione.