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Sono iniziati ora, con l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi, gli stati generali della natalità che si stanno tenendo presso l’auditorium della Conciliazione a Roma. Il primo ad essere arrivato è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, seguito dalla sindaca Virginia Raggi. In seguito sono arrivati il premier italiano e il Santo Padre Francesco I. Piccola gaffe del premier Draghi che è sceso dalla macchina senza mascherina.
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Prima dell’inizio degli stati generali della natalità, in corso all’auditorium della Conciliazione a Roma, Elena Bonetti, la ministra delle pari Opportunità, ha parlato del family act. “Il governo sta mettendo in atto la riforma del family act che è in discussione in questi giorni in Parlamento. Ma l’assegno unico universale partirà già da luglio. Inoltre, stiamo lavorando sulla riforma dei congedi parentali, paritari tra gli uomini e le donne, su di un investimento significativo nel lavoro femminile, perché nessuna dovrà più scegliere tra l’essere madre o lavoratrice, ed infine su di un investimento per i giovani e la loro autonomia. Centrale è il tema dell’educazione, per questo nel Pnrr abbiamo messo 4,6 miliardi per raddoppiare i posti negli asili nido nel nostro Paese“.
Durante gli Stati generali della natalità, Papa Francesco ha dichiarato che il tema della natalità è “urgente” e “basilare” per “invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita, a partire dall’essere umano”. “È bello che lo facciate insieme, coinvolgendo le imprese, le banche, la cultura, i media, lo sport e lo spettacolo”, ha aggiunto il Pontefice.
“I dati indicano che la maggior parte dei giovani desidera avere figli. Ma i loro sogni di vita, germogli di rinascita del Paese, si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio. Solo la metà dei giovani crede di riuscire ad avere due figli nel corso della vita. L’Italia si trova così da anni con il numero più basso di nascite in Europa. Questo nostro Paese, dove ogni anno è come se scomparisse una città di oltre duecentomila abitanti, nel 2020 ha toccato il numero più basso di nascite dall’unità nazionale. Non solo per il Covid, ma per una continua, progressiva tendenza al ribasso, un inverno sempre più rigido”.
Mario Draghi ha ringraziato il Papa per la sua partecipazione all’evento. Dal suo punto di vista è la testimonianza di come “le questioni sociali ed economiche abbiano prima di tutto una dimensione umana ed etica”. “Un’Italia senza figli è un’Italia che non crede e non progetta”, ha aggiunto il premier. “È un’Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire. Il governo si sta impegnando su molti fronti per aiutare le coppie e le giovani donne”. Draghi ha poi definito l’assegno unico per le famiglie “Una di quelle trasformazioni epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo”.
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