Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è sempre più nel mirino per la gestione della pandemia di Coronavirus in Italia. Criticato aspramente dall’opposizione che, tramite Fratelli d’Italia, ha presentato una mozione di sfiducia individuale, ma non solo. È anche il fuoco “amico” leghista a scaldare gli animi. I colleghi del Carroccio, membri della maggioranza del governo Draghi, non escludono un appoggio alla mozione. “La vogliamo leggere”, è la posizione che la Lega fa trapelare attraverso il suo staff. “Sicuramente sosterremo la proposta di una commissione d’inchiesta sul piano pandemico, su ritardi ed errori”.
Meloni: “Speranza è inadeguato nel ricoprire il ruolo di ministro della Salute”
Giorgia Meloni aveva scritto su Facebook: “Fratelli d’Italia presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti e vediamo chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. Non è più tempo di Speranza, ma di coraggio. Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Roberto Speranza nel ricoprire l’importante e delicato incarico di Ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico: dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue”.
Un’iniziativa che non lascia del tutto indifferente Matteo Salvini, che nell’esecutivo vanta tre ministri e che è andato ancora una volta all’attacco di Speranza, rispondendo così sull’eventuale richiesta di dimissioni. “Noi andiamo avanti nella richiesta di curare gli italiani e permettere loro di tornare a lavorare. Se poi qualcuno ha sbagliato qualcosa, il tempo sarà galantuomo e gli italiani lo sapranno”. Poi, ad Antenna 3, Matteo Salvini ha aggiunto: “Stando alla scienza, e la scienza non è decisa da Speranza, dovremmo tornare a vivere. E invece Speranza continua a dire riapriamo fra un mese. Speranza ignora i sacrifici degli italiani. Sapete quanti danni psichiatrici stanno facendo ai nostri figli e nipoti? Se i dati scientifici lo permettono, dobbiamo tornare al lavoro, all’arte, alla cultura, allo sport”.
Le reazioni degli altri gruppi parlamentari
Difesa senza ‘se’ e senza ‘ma’ da parte del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte ha dichiarato: “Mettere in discussione Speranza significa voler indebolire, irresponsabilmente, il governo durante questa difficile fase emergenziale”. Forza Italia, altro alleato di centrodestra, ha preso le distanze per bocca di Antonio Tajani: “Non siamo favorevoli a sfiducie nei confronti del ministro Speranza che si sta impegnando”. All’annuncio della mozione di sfiducia si sono accodati Gianluigi Paragone, con il suo movimento Italexit, oltre ai fuoriusciti del Movimento 5 stelle che si sono riuniti nella componente L’Alternativa c’è.
“Come emerge dalle intercettazioni della procura di Bergamo, i collaboratori del ministro hanno nascosto il rapporto degli studiosi dell’Oms di Venezia in cui la gestione della pandemia in Italia veniva definita ‘improvvisata e caotica’ per la mancanza di un piano pandemico aggiornato”, ha dichiarato Paragone. “Mancanza della quale il ministro Speranza era a conoscenza, come riferito dal procuratore aggiunto di Bergamo Maria Cristina Rota. Inoltre, non è credibile che Speranza non fosse informato riguardo alle pressioni in atto per la rimozione del rapporto del gruppo di Venezia: è perciò inammissibile che continui a ricoprire la sua carica”.