Continua a far discutere la scelta del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo di invocare l’immunità parlamentare per non consegnare ai carabinieri gli abiti indossati la notte dell’incidente al veglione di Capodanno e consentire così agli inquirenti di verificare la presenza di polvere da sparo.
Al momento Pozzolo risulta l’unico indagato dalla procura di Biella per il colpo partito dalla sua pistola che ha ferito un 31enne. Le ipotesi di reato sono “lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi”. Per i magistrati si tratta di un “atto dovuto”. Subito dopo l’incidente il parlamentare vercellese ha rifiutato di sottoporsi allo Stub, il test per la polvere da sparo. Solo attorno alle 7:25, sei ore dopo l’accaduto, ha acconsentito al prelievo su mani e indumenti. Gli inquirenti assicurano comunque che il tempo trascorso non ha pregiudicato l’attendibilità dell’esame eseguito dagli specialisti del Ris di Parma.
La dinamica dell’incidente avvenuto nella sala della Pro Loco di Rosazza, in Piemonte, resta da accertare. Il deputato nega di aver premuto il grilletto della mini-revolver regolarmente detenuta. “Confermo che il colpo di pistola – da me detenuta regolarmente – è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare”. Un testimone però racconta una storia diversa: “A un certo punto ha tirato fuori una pistola per farla vedere in giro. Era piccola, sembrava un accendino, e la poteva tenere nel palmo di una mano“, è la versione. “Non c’è stato nemmeno il tempo di chiedergli cosa stessa facendo e magari di mettere via l’arma, visto che nel locale c’era anche dei bambini”.
Il colpo ha ferito alla coscia Luca Campana, genero di uno dei componenti della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, tra gli invitati alla festa. L’uomo, dimesso dall’ospedale di Ponderano con una prognosi di dieci giorni, non ha presentato querela.
L’immunità parlamentare apposta dal politico vercellese è prevista dalla Costituzione. Secondo l’articolo 68, “senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza”.
L’Autorità giudiziaria dovrà quindi chiedere alla Camera o al Senato una specifica “autorizzazione a procedere” per portare avanti indagini o atti di ispezione sul parlamentare. Si tratta della cosiddetta inviolabilità, che vale ed è opponibile solo nel periodo in cui il politico è in carica.
La prefettura di Biella ha confermato che procederà con la revoca del porto d’armi per la difesa personale rilasciato al deputato. La pistola è stata sequestrata la notte del primo gennaio all’arrivo dei carabinieri.
Intanto il caso è diventato politico, per quanto da Fratelli d’Italia si cerchi di minimizzare e derubricare l’incidente a “fatto di cronaca” senza “alcuna rilevanza politica”. I retroscena descrivono la presidente del Consiglio Giorgia Meloni come “furiosa” e preoccupata per le ricadute sull’immagine del partito. FdI sta valutando i provvedimenti da prendere nei confronti del deputato, inclusa la sospensione di Pozzolo.
Le opposizioni intanto restano sul piede di guerra e invocano una presa di posizione da parte della premier. “La presidente del Consiglio non può continuare a tacere, non può voltarsi dall’altra parte mentre Delmastro e persone vicine a FdI vengono coinvolte in situazioni imbarazzanti e questa volta pericolose anche per l’incolumità altrui”, dicono i capogruppo del Partito democratico di Camera e Senato Chiara Braga e Francesco Boccia, annunciando un’interrogazione in entrambi i rami del Parlamento. “Deve dire chiaramente cosa pensa e intende fare per comportamenti tanto sconsiderati che coinvolgono parlamentari e rappresentanti di governo”, insistono.
Sulla stessa linea il Movimento 5 stelle, che chiede a Meloni di espellere il deputato dal partito e di fare in modo che rassegni le dimissioni dal Parlamento. “Eccola qui, la destra pistolera cialtrona che blatera di armi libere. Una destra a mano armata che si riempie la bocca di sicurezza e poi si presenta alle feste di Capodanno, tira fuori la pistola senza motivo”, attacca il segretario di Più Europa Riccardo Magi, chiedendo alla premier che venga “fatta chiarezza” sull’incidente.
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