Il 52% degli italiani si dichiara soddisfatto dell’esito dell’elezione del “nuovo” Presidente della Repubblica, mentre uno su tre (36%) non lo è. È quello che emerge dagli ultimi sondaggi politici realizzati da Nando Pagnoncelli (Ipsos) per il Corriere della Sera. Ci sarebbe quindi una maggioranza assoluta di cittadini che auspicava la rielezione di Mattarella e la prosecuzione del governo Draghi. La soddisfazione prevale tra tutti gli elettorati, con l’eccezione di quello di Fratelli d’Italia, che per il 63% si dichiara insoddisfatto.
Sulla partita del Quirinale non ci sono vincitori
Il 45% degli italiani ritiene che per la politica si sia trattato di una sonora sconfitta. Ma il 30% mostra un atteggiamento meno severo, in quanto i grandi elettori hanno mostrato autonomia di giudizio e favorito un processo “dal basso” mettendo fine allo scenario di stallo che si era determinato nella scelta del Capo dello Stato. Insomma, una sorta di riscatto del Parlamento che ha determinato un ravvedimento dei capi partito. Ne consegue che secondo gli italiani da questa vicenda non emerge in misura netta un vincitore tra i leader (Meloni 16%, Letta 14%), dato che il 36% ritiene che non ve ne siano e il 20% non si esprime. Mentre risulta più evidente chi ne è uscito peggio: Salvini viene menzionato dal 39% e precede Conte (19%), Giorgia Meloni (16%), Berlusconi (13%) ed Enrico Letta (12%).
Sondaggi politici: gli orientamenti di voto di inizio febbraio 2022
La vicenda Quirinale ha inevitabilmente riflessi sugli orientamenti di voto. Rispetto alla scorsa settimana la Lega perde l’1,7% nelle rilevazioni, attestandosi al 18% e vedendosi scavalcata al secondo posto da Fratelli d’Italia con il 19,3% (-0,2%). Il Partito Democratico guadagna lo 0,8% e consolida la prima posizione con il 20,8%. Al quarto posto si conferma il Movimento 5 Stelle con il 15,5% (-0,4%) seguito da Forza Italia che cresce di 0,6% portandosi al 9,8%. Tra le altre forze politiche si segnala la crescita della Federazione Azione/+Europa (3,9%). Aumenta la quota degli astensionisti e degli indecisi, che raggiunge il 41,5%. Sulla base di queste stime, i tre principali partiti del centrodestra nell’insieme si collocano al 47,1% e continuano a mantenere un netto vantaggio sia sul centrosinistra (31,6%) sia sull’alleanza giallorossa (39,2%), ma vengono appaiati da una ipotetica alleanza comprendente tutte le forze di sinistra e centrosinistra.
Il gradimento dei leader
Quanto al gradimento dei leader, secondo questi sondaggi politici. Giorgia Meloni è in crescita di due punti (indice 37) e conquista la posizione di testa, scavalcando Giuseppe Conte che cala di 4 punti (36). Al terzo posto Roberto Speranza, stabile a 32, seguito da Enrico Letta che aumenta di due (30), quindi Giovanni Toti (stabile a 27) e Salvini (26) che perde tre punti e due posizioni nella graduatoria. Anche l’indice di gradimento del governo (56) diminuisce di 2 punti rispetto alla settimana scorsa e di 3 rispetto a dicembre, riportandosi sui valori più bassi del mandato, mentre il presidente Draghi è stabile a 59, il valore più elevato a un anno dall’insediamento rispetto a tutti i presidenti del Consiglio che l’hanno preceduto, con l’eccezione del Conte 2.