Nel 2022, poco prima delle elezioni che videro la premier Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vincitori, gran parte delle attenzioni nel campo del centrosinistra era rivolta alla fragile e breve alleanza tra il Partito Democratico e Azione di Carlo Calenda. Ma a sinistra la situazione era ancora più movimentata per l’ampia serie di partiti, sia dentro la coalizione con il PD sia fuori, spesso in contrapposizione tra loro e divisi a volte dall’ideologia e a volte dalle personalità contrastanti dei loro leader.
C’è da dire che eccetto le liste di sinistra che entrarono in coalizione con il PD, quasi nessuno di questi ebbe la possibilità di superare la soglia di sbarramento del 3% e spesso nei sondaggi si trovavano nella sezione Altri, quella che solitamente raggruppa i partiti troppo piccoli per essere trattati individualmente – nonostante siano guidati da persone con una certa notorietà. Ma quindi in Italia com’è la Sinistra? Ve lo spieghiamo qui di seguito.
Tra quelli che stanno con il Partito Democratico, quindi nella coalizione di centrosinistra, troviamo la lista unica fra Verdi e Sinistra Italiana, piuttosto noti e consistenti dal punto di vista di elettorato, con dati vicini al 4% dei consensi secondo le ultime elezioni.
La lista unica è nata dall’alleanza di Europa Verde – l’ultimo movimento nato dallo storico partito italiano dei Verdi – e Sinistra Italiana, realizzata a inizio luglio 2022 con un evento in cui i dirigenti dei due partiti hanno mostrato delle fette di cocomero, un frutto verde fuori (come i Verdi) e rosso dentro (come la Sinistra).
Il leader dell’alleanza è Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, mentre Sinistra Italiana è guidata da Nicola Fratoianni, deputato da quasi dieci anni e prima di allora storico capo della sezione giovanile di Rifondazione Comunista. Dell’alleanza fa parte anche Possibile, la formazione che fu fondata da Giuseppe Civati nel 2015 (ora la segretaria è Beatrice Brignone). C’è da specificare che né i Verdi e né la Sinistra Italiana sostennero il governo di Mario Draghi, cosa invece fatta dal PD.
Infine c’è un altro cartello elettorale che appartiene abbastanza all’area: stiamo parlando di Italia Sovrana e Popolare, formata dal Partito Comunista di Marco Rizzo insieme ad Azione Civile, il movimento dell’ex magistrato antimafia Antonio Ingroia che ebbe vari momenti di celebrità una decina di anni fa per le sue inchieste, e ad Ancora Italia, un’altra piccola formazione radicale.
C’è da dire però che il Partito comunista di Rizzo è definito rosso-bruno, un partito che sposa sia teorie di estrema sinistra, sia della destra radicale e antisistema (il bruno era il colore delle divise di alcuni reparti della Germania nazista).
Rizzo e i suoi hanno posizioni estreme da tutti i punti di vista, che vanno dalla lotta di classe al nazionalismo, dal sostegno al regime russo di Vladimir Putin all’antieuropeismo.
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