Con 227 voti a favore, zero contrari e quattro astensioni, il Senato ha approvato la legge sull’assegno unico per ogni figlio. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera all’unanimità lo scorso luglio. Sulla base della legge, che entrerà in vigore il primo luglio, il Dipartimento per le pari opportunità prevede di erogare a tutte le famiglie 250 euro al mese per ogni figlio. È prevista una maggiorazione a partire dal secondo figlio e un aumento tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili. Il sostegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Dalla maggiore età può essere dato direttamente ai ragazzi se il figlio è iscritto all’università, a un altro corso di formazione oppure svolge un lavoro a basso reddito.
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Poco prima del voto finale in Senato, Elena Bonetti, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha commentato l’importanza dell’assegno unico per ogni figlio. “Oggi è un giorno buono per l’Italia perché inizia il tempo del futuro e della ripartenza per il nostro Paese. Si tratta del primo passo di una riforma storica integrata delle politiche familiari del nostro Paese che investe nelle famiglie, nell’educazione dei giovani, nella parità di genere. L’istituzione dell’assegno unico universale all’interno del Family Act segna un cambio di paradigma nel sostegno alle famiglie e alla natalità. Così le istituzioni hanno avuto il coraggio di mettere al centro le nuove generazioni. L’assegno unico universale è un passo storico e universale e assume valore solo all’interno di una riforma integrata“.
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Anche Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, ha espresso la sua opinione sulla provvedimento. “Questo sarà un piccolo passo rispetto a un gigantesco problema. Le civiltà muoiono così: la crisi demografica è il punto di partenza per la fine delle comunità. In questa Aula la politica condivide un passaggio importante. La Leopolda del 2019 è stata la sede dove la ministra ha presentato una proposta organica che ha permesso in 16 mesi la prima vera risposta al problema. Le diamo atto di aver fatto un grande lavoro“, ha spiegato. “Così la politica prova a dare un segnale di speranza. La sfida è difficile, la strada impervia e il cammino è appena iniziato. Davanti a 400mila nuovi nati a fronte di 700mila morti, il Senato fa un gesto di speranza politica. Senza futuro la politica non ha casa“, ha concluso il leader di Italia Viva.
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“L’assegno unico universale, fino a 250 euro per ogni figlio, è un primo segnale importante per il sostegno alle famiglie, alla natalità e all’occupazione femminile. Ora noi dobbiamo andare avanti“. Così la neocapogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi, fuori Palazzo Madama.
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