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POLITICA

Scuola, l’appello di Lucia Azzolina: “Fare di tutto per tenerla aperta”

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, lancia un accorato appello a tutte le Regioni e gli enti territoriali affinché la scuola continui a restare aperta. Lo fa ai microfoni di Radio Anch’Io, su Radio1. Continuerò a battermi per tenere aperte le scuole. Credo che, compatibilmente con la situazione epidemiologica, dobbiamo provare a tenerle aperte”, sostiene il ministro Azzolina. “E anche laddove ci fossero ulteriori limitazioni, più si limitano le attività fuori la scuola più si abbassa il rischio dentro la scuola. Guai a pensare che la scuola non sia attività produttiva e a sacrificarla: è la principessa delle attività produttive, senza formazione non abbiamo futuro”.

Azzolina: “Rischio di un disastro educativo e psicologico senza la scuola”

Lucia Azzolina si dice pienamente convinta che con la chiusura della scuola rischiamo un disastro educativo, sociologico, formativo, psicologico. Un bambino che deve imparare a leggere e a scrivere, non può farlo da dietro uno schermo. Dobbiamo essere molto prudenti, i ragazzi hanno diritto ad un pezzo di normalità nella loro vita, ha aggiunto la ministra.

Del resto lei si è sempre battuta fin dall’estate per far sì che le scuole riaprissero in tutta Italia il 14 settembre e che le lezioni continuassero in presenza. Anche perché i dati sui contagi nelle scuole li hanno le asl e li comunicano all’Istituto superiore di Sanità che pubblica un rapporto complessivo una volta a settimana: l’ultima volta ha riferito che c’è il 3,5% di focolai rispetto a quelli di tutto il Paese. Sono dati buoni anche rispetto agli altri Paesi europei”, afferma.

“In questo momento gran parte della comunità scientifica ha più volte affermato che i rischi nella scuola sono veramente minimi e sono molto calcolati, grazie al lavoro che è stato fatto dalla nostra comunità scolastica. A scuola ci sono regole molto rigide. Stare a scuola significa sicuramente stare in un luogo molto protetto dove le regole vengono rispettate, fuori dalla scuola non so quanto questo accada”.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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