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“Le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sono abbastanza chiare su chi deve fare cosa. Però ho alcune perplessità sul fatto che due referenti covid per Asl potrebbero essere pochi”. A dichiararlo è Antonello Giannelli, il presidente dell’Associazione nazionale presidi. Commentando le nuove linee guida per la riapertura delle scuole, l’esperto spiega che “un’altra difficoltà è che se c’è un alunno con sintomi simil covid noi dobbiamo chiamare le famiglie, ma i sintomi sono gli stessi di raffreddori e tracheiti che solitamente sono presenti in quella fase più fredda dell’anno”.
“Le riaperture ritardate delle scuole non sono una soluzione”
“Sul tema trasporti mi sembra sconcertante che il problema si scopra il 27 agosto. C’era tempo per coordinarsi e stanziare fondi. Le regioni potrebbero anche stabilire aperture ritardate delle scuole, ma due settimane non risolverebbero il problema. Abbiamo posto il problema dei lavoratori fragili perché ad ora non c’è una regolamentazione”, ha sottolinea Giannelli. “Ritengo, da tecnico, che un cambio di ministro o, addirittura, un cambio di maggioranza o un rimpasto di governo in un momento simile sarebbe problematico”, aggiunge, commentando le eventuali dimissioni della ministra Azzolina, chieste a gran voce da Matteo Salvini. “Serve unità di intenti per remare tutti insieme nella stessa direzione, sopratutto in un momento di crisi come questo”